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MATERA – Ci siamo. Scatta domani la Festa della Bruna a Matera. Una giornata che inizio alle 5 del mattino con la processione dei pastori e termina intorno alle 23 con lo sfascio del Carro. Sacro e profano insieme con la fede e la devozione per la Madonna che viene accompagnata dalla suggestione spettacolo della sfilata e dello sfascio finale del manufatto di cartapesta destinato ad arrivare in piazza Vittorio Veneto.

Così con il suo arrivo la festa potrà dirsi completa e la tradizione rispettata ma nel frattempo la giornata del 2 Luglio, appunto lunghissimo e attesissima, è diventata anche un evento in grado di catalizzare l’attenzione nazionale e attirare in città una discreta presenza turistica. Funziona il richiamo della festa e qualche beneficio per le strutture alberghiere si rileva indubbiamente anche se “peccato che è concentrato solo ed esclusivamente in pochi giorni” è il retrain che viene fuori.

Nel frattempo però Matera si riempie del suo carico di devozione e di festa ma anche di quella curiosità “straniera” di chi per la prima volta è in città per vivere la Bruna, dal primo all’ultimo momento. E’ una festa che non concede pausa e che attira proprio perchè ha mille momenti curiosi ed interessanti.

Quest’anno vi sarà anche la novità di un Carro di cartapesta diverso rispetto al passato, di grande impatto visivo e che proverà anche a caricare su di sè l’entusiasmo e la voglia di afferrare un pezzo del Carro anche se l’artista Andrea Sansone si augura una “gara corretta”. «Se qualcuno riuscirà a prendere la cupola tutta quanta e senza che venga rotta sono pronto a dargli un premio supplementare” dice proprio per cercare di rendere “ordinato” il più possibile un momento che ha però nel caos una delle sue grandi peculiarità.

La festa è tutto quanto insieme. E proprio per questo riesce a colpire in una maniera unica facendo combaciare le diverse cose in una sorta di vera e propria sintesi che non pare avere davvero altri eguali.

L’inizio sarà con la processione dei pastori subito dopo la messa in piazza San Francesco in un momento che finisce per portare indietro nel tempo ma che risulta spesso il più apprezzato soprattutto dai più giovani. I fuochi che sono parte integrante, anche effervescente della processione saranno quest’anno e per motivi di sicurezza ridotti ma questo non dovrebbe far perdere nulla all’evento. Seguiranno poi la vestizione del generale, altro rito cresciuto negli anni, la sfilata dei Cavalieri al mattino (ve ne saranno per lo meno ottanta nelle strade), l’arrivo della Madonna a Piccianello e nel pomeriggio l’uscita del Carro “senza rischi”, ha assicurato l’artista. Fino alla processione che dovrebbe partire intorno alle 20 per raggiungere il centro della città.

Di là tre giri in piazza San Francesco dove sarà lasciata la statua della Madonna ed il ritorno in piazza Vittorio Veneto per lo sfascio del Carro. Lì la festa si concluderà. Tutti si augurano senza sorprese. Di certo l’emozione di una giornata lunghissima appare assicurata.

p.quarto@luedi.it

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