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MATERA è sempre di più il Comune delle proroghe, spesso necessarie ed inevitabili ma altrettanto spesso una consuetudine che non si riesce a superare.

In questi giorni sono arrivate anche quella che riguarda la gestione degli asili nido che scadeva ad ottobre e per la quale si continua ad attendere il bando.

Ma sono di queste settimana quella che riguarda la gestione degli impianti sportivi.

A più di un anno dall’ultimo confronto e con gli indirizzi approvati in commissione non si è visto nulla in Consiglio comunale, tanto che alcuni consiglieri di minoranza avevano festeggiato a luglio con una torta l’anno passato invano sugli impianti.

Nel frattempo le questioni si moltiplicano e l’ultima che riguarda la chiusura degli spogliatoi al Circolo tennis porta in primo piano la necessità di affrontare questa questione sempre più urgente. Ma come se non bastasse si attende non si sa bene cosa anche per il nuovo gestore dei parcheggi pubblici e non si hanno notizie del bando pur annunciato anni orsono sulla gestione dei parchi della città di Matera.

Insomma quando si dice che nulla rischia di essere più permanente del provvisorio evidentemente si pensa proprio a Matera.

Ma non solo. Anche perchè i nodi non sembrano e non sono solo ed esclusivamente di ordine amministrativo ma anche di carattere politico. Di certo hanno a che fare con il bilancio dell’Amministrazione che subisce tagli statali ma che ha bisogno per ritrovare un proprio equilibrio ed un proprio considerevole risparmio nel tempo proprio di questo tipo di scelte e di decisioni che invece non arrivano. Tutti sanno, ad esempio che dagli asili nido si riuscirà a risparmiare una cifra che magari arriverà fino a 500.000 euro e che si perpetrerà anche nei  bilanci successivi. Così come l’idea passata in commissione di azzerare, o magari ridurre considerevolmente i contributi per i gestori degli impianti sportivi comporterà un rischio non di poco conto per l’amministrazione.

E in periodi di magra, con una serie di conti da far quadrare, potrebbe trattarsi di risorse preziose. E’ anche per questo che la questione delle proroghe ciclicamente ritorna ad essere di stretta attualità ma di fatto non risulta mai superata. Sui parcheggi, ad esempio, in presenza di un ricorso e di una gara da assegnare non si conoscono bene i motivi dell’impasse. “Forse si aspetta la decisione del Tar?” si chiedono i più maliziosi ma di certo la proroga in atto non costituisce certo un aiuto alle casse dell’Amministrazione.

«Sono cose che ho già evidenziato abbondantemente nell’ultimo intervento sul bilancio preventivo a fine settembre» ci ricorda il consigliere comunale Augusto Toto, «la realtà è che in questa amministrazione manca la programmazione e questo certo non aiuta il funzionamento complessivo della macchina con una serie di attese che non si comprende bene per quale motivo avvengono.

Mentre è proprio lì che dovrebbe costruirsi il risparmio, sugli asili ad esempio rischiamo di pagare ancora un prezzo alto.

I 100.000 euro di risparmio messi in bilancio e che non è detto che non si debbano recuperare, lo vedremo nell’assestamento ma c’è il rischio che con l’aumento dell’Iva comunque vengano perduti».

Insomma la situazione rimane di quelle che fanno pensare e discutere. Soprattutto perchè lì si sorregge il futuro dell’Amministrazione in termini di possibili risparmi economici.

«Sono le battaglie che stiamo portando avanti da tempo per una razionalizzazione dei costi, un intervento sui contratti in essere per riuscire a limitare le spese laddove gravano e pesano di più» conferma il consigliere comunale Michele Paterino.

Del resto la questione potrebbe allargarsi ancora ed a dismisura comprendendo, per esempio, anche la gestione del canile comunale anch’essa in proroga e con costi non proprio irrisori per la pubblica amministrazione.

Una serie di questioni che dimostrano la necessità di avviare subito un intervento sulle diverse questioni sul tappeto. Il futuro del bilancio comunale passa, probabilmente, anche o soprattutto per l’ottimizzazione (in termini di servizi resi ma anche di costi sopportati) di alcuni servizi fondamentali.

 

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