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PALE EOLICHE 
Matera si Muove dice di no alle pale
«Materani presi in giro, sarà uno scempio»
 
CONTINUA a tenere banco la questione eolico in contrada Le Reni. 
Le parole pesanti dei consiglieri comunali Doriano Manuello e Enzo Acito hanno ancora eco. 
L’attacco diretto al sindaco Adduce nei giorni scorsi riguardava il via libera, oramai definito da tempo, al progetto di contrada “Le Reni” che prevede nove nuove pale eoliche nel territorio cittadino nei pressi di Venusio.
Un insediamento che se può considerarsi meno invasivo rispetto a quello sul parco della Murgia ma può comunque essere considerato invasivo del territorio e comunque arriva senza che vi sia stato il dovuto approfondimento nelle scelte operate che in molti casi sono state letteralmente subite.
La riunione dei giorni scorsi con la commissione comunale per presentare un progetto che a questo punto dovrebbe solo partire sono stati la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
In questo caso le parole del movimento “Matera si muove” rincarano la dose e spiegano: «I Materani presi in giro ancora una volta da un amministrazione comunale che subdolamente continua a giocare con i cittadini. 
Il mancato ricorso al Tar da parte del Comune di Matera sulla vicenda pale eoliche in contrada” Le Reni”, certifica l’incapacità di questa amministrazione di tutelare un territorio che rischia di essere deturpato da 9 pale eoliche lungo la statale 99.
Un amministrazione da sempre contraria a parole ma nella sostanza protagonista attiva e complice di questo scempio» attacca Matera Si Muove.
«Ci chiediamo a questo punto, come può una città candidata a Capitale Europea della cultura,permettere simili azioni che andrebbero a modificare un territorio con  150 metri di pale eoliche visibili dall’intera Citta?! 
Una farsa quindi. L’interesse personale per questa amministrazione viene prima della comunità».
Matera Si muove ribadisce ancora una volta il suo no alla realizzazione di pale eoliche nel Materano e sarà accanto alle varie associazioni di ambientalisti, architetti e ingegneri che hanno espresso parere contrario alla realizzazione di questi mostri. 

CONTINUA a tenere banco la questione eolico in contrada Le Reni. Le parole pesanti dei consiglieri comunali Doriano Manuello e Enzo Acito hanno ancora eco. L’attacco diretto al sindaco Adduce nei giorni scorsi riguardava il via libera, oramai definito da tempo, al progetto di contrada “Le Reni” che prevede nove nuove pale eoliche nel territorio cittadino nei pressi di Venusio. Un insediamento che se può considerarsi meno invasivo rispetto a quello sul parco della Murgia ma può comunque essere considerato invasivo del territorio e comunque arriva senza che vi sia stato il dovuto approfondimento nelle scelte operate che in molti casi sono state letteralmente subite.

La riunione dei giorni scorsi con la commissione comunale per presentare un progetto che a questo punto dovrebbe solo partire sono stati la goccia che ha fatto traboccare il vaso. In questo caso le parole del movimento “Matera si muove” rincarano la dose e spiegano: «I Materani presi in giro ancora una volta da un amministrazione comunale che subdolamente continua a giocare con i cittadini. Il mancato ricorso al Tar da parte del Comune di Matera sulla vicenda pale eoliche in contrada” Le Reni”, certifica l’incapacità di questa amministrazione di tutelare un territorio che rischia di essere deturpato da 9 pale eoliche lungo la statale 99.

Un amministrazione da sempre contraria a parole ma nella sostanza protagonista attiva e complice di questo scempio» attacca Matera Si Muove.«Ci chiediamo a questo punto, come può una città candidata a Capitale Europea della cultura,permettere simili azioni che andrebbero a modificare un territorio con  150 metri di pale eoliche visibili dall’intera Citta?! Una farsa quindi. L’interesse personale per questa amministrazione viene prima della comunità».

“Matera Si muove” ribadisce ancora una volta il suo no alla realizzazione di pale eoliche nel Materano e sarà accanto alle varie associazioni di ambientalisti, architetti e ingegneri che hanno espresso parere contrario alla realizzazione di questi mostri. 

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