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REGGIO CALABRIA – Oltre 140 uomini, tra cui personale della Squadra Amministrativa della Questura di Reggio calabria, dei comandi provinciali dell’Arma dei Carabinieri e del Corpo della Guardia di Finanza, oltre che dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, hanno svolto una serie di controlli volti reprimere il gioco illegale all’interno di esercizi commerciali che impiegano apparecchi elettronici da intrattenimento. Gli interventi si sono svolti su tutto il territorio provinciale. Le attività hanno consentito di sottoporre a controllo 206 pubblici esercizi, denunciare 16 titolari per violazioni di natura penale, elevare 32 sanzioni amministrative e sottoporre a sequestro 73 piattaforme tecnologiche (macchine da gioco, pc, monitor, ed altra attrezzatura utilizzata per consentire scommesse). 

Incuranti della normativa vigente, spiegano gli inquirenti, taluni gestori consentono alla clientela di giocare mediante collegamenti telematici con siti stranieri che, sprovvisti della concessione governativa rilasciata dall’Amministrazione dei Monopoli di Stato, operano illegalmente sul territorio nazionale, rendendo così le offerte di gioco (non disciplinate dallo Stato) insicure. Il fenomeno, tendendo a produrre evasione fiscale, sottrae al bilancio generale risorse da destinare alla collettività e danneggia il mercato a scapito degli operatori autorizzati. Particolare riguardo si è avuto alla prevenzione del l fenomeno della dispersione scolastica . Alcuni minorenni sono stati identificati e riaffidati ai genitori.
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