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POLICORO – Un altro medico aggredito selvaggiamente nel suo ambulatorio del Pronto soccorso di Policoro, mentre curava un paziente.
A poco più di un anno dal brutto episodio accaduto al dottor Pasquale Suriano, ieri l’aggressione è stata subìta dal responsabile Rocco Dileo. A colpirlo violentemente con calci e pugni, tanto da provocargli lesioni con una prognosi di trenta giorni, è stato il figlio di un paziente affetto da ischemia.
L’episodio è accaduto intorno alle 14, quando il dottor Dileo stava tenendo in osservazione il paziente con recidiva ischemica, come prevede il protocollo sanitario. In pochi minuti, mentre il medico si trovava alla sua scrivania, nei locali sarebbe letteralmente piombato il figlio del paziente, pare insieme con un’altra persona, chiedendo spiegazioni su presunti ritardi nelle cure e il ricovero del genitore all’ospedale San Carlo, evidentemente ritenuto più qualificato.
Il dottor Dileo avrebbe invitato l’uomo ad attendere, ribadendo che il padre era in osservazione, con una situazione sotto controllo. Ma l’uomo avrebbe perso il controllo, avventandosi sul sanitario, che è stato scaraventato a terra e poi preso a calci e pugni, tanto da impedirgli di proseguire nel servizio. Con il risultato, tra l’altro, di lasciare il reparto senza medico. L’episodio è stato immediatamente segnalato alla Polizia, intervenuta sul posto per identificare l’aggressore, mentre una guardia giurata in perlustrazione aveva già verificato l’accaduto.
E’ passato un anno, tra buoni propositi di aumentare le misure di sicurezza, interrogazioni parlamentari e “impegni di carta”, ma il Pronto soccorso di Policoro è rimasto terra di nessuno, con buona pace anche delle percosse subìte dal dottor Suriano, aggredito da uno squilibrato.
«Una situazione insostenibile. -commenta Maria Antonietta Tarsia di Cittadinanzattiva e Tribunale dei diritti del malato, con sede nel nosocomio jonico- Questo accade perchè un solo medico è costretto spesso a seguire da solo 60-70 pazienti al giorno, con tutte la conseguenze immaginabili sotto il profilo della qualità del servizio e della stessa tranquillità per il personale sanitario. Da mesi ormai lottiamo per un potenziamento del personale medico e infermieristico al Pronto soccorso di Policoro; l’Azienda sanitaria dice di bandire concorsi e voler inviare altro personale, ma tutto resta una pia intenzione, mentre i pazienti sono costretti a subìre il disservizio e il personale medico a turni di lavoro massacranti, per giunta senza neppure la tutela da potenziali aggressori. Così non può andare».

a.corrado@luedi.it

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