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MELFI – E’ un gran fermento a Melfi. Politico si intende. La posta in gioco è molto alta. Se da una parte il Pdl non sorride, dall’altra c’è un centrosinistra attendista che lavora alla costituzione di una coalizione forte che dopo 15 anni davvero può scalzare il “regno” del centrodestra degli ultimi tempi. Al centro – e non è un eufemismo – c’è la questione Navazio. L’ex sindaco è in procinto di arrivare a Milano alla convention di “Io amo l’Italia”. I rumors politici lo danno per possibile partente. Le distanze dell’attuale consigliere regionale con il centrodestra berlusconiano sono note. L’apparentamento tra Allam e Berlusconi è una realtà, quindi per l’ex sindaco di Melfi si prospetta più un lavoro rivolto verso il centro che verso il centrodestra. Gli incontri con i leader lucani del cosiddetto Terzo polo ne sono la testimonianza. Il Pdl melfitano è in crisi. Le parole di Flammia – «siamo pronti a una nostra lista con un nostro candidato» – pesano non poco sugli equilibri interni del partito. Il confronto più volte chiesto dal consigliere provinciale Michele Destino – se ci sarà – certo chiarirà le varie posizioni. Infine c’è il centrosinistra che con lavoro certosino sta ponendo le basi per riprendersi il governo della città dopo l’esperienza datata ’93-’97 di Brienza. Più che sul nome del candidato si lavora a costruire una coalizione forte capace di chiudere il cerchio e presentare una compagine politica credibile agli occhi degli elettori. Una politica dei “piccoli passi” dunque a tre mesi dalle comunali.

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