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L'ospedale di Ravenna

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L’uomo si trovava a Gambettole per trascorrere con i parenti il Capodanno quando ha accusato il malore che lo ha costretto al ricovero

Versa ancora il condizioni critiche il quarantenne rossanese ricoverato in terapia intensiva nell’ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna per meningite. Dalle analisi eseguite arriva la conferma che si tratta di meningococco di tipo y, uno dei quattro sierotipi contenuti nel vaccino.

Una nota dell’Ausl Romagna, specifica: “Si tratta di un batterio che generalmente si localizza a livello della gola senza determinare alcun tipo di disturbo e solo raramente causa delle malattie importanti quali la setticemia o la meningite, l’infezione si trasmette attraverso le goccioline di saliva a seguito di contatti interpersonali ravvicinati e prolungati e il tempo di incubazione della malattia è di norma di tre o quattro giorni, anche se può variare da due a dieci giorni.” “Per interrompere la circolazione del meningococco ed impedire la comparsa di ulteriori casi di malattia, è necessario che i familiari e le persone che hanno avuto contatti stretti con l’ammalato nei dieci giorni precedenti la comparsa dei sintomi vengano sottoposti a una profilassi antibiotica per via orale con lo scopo di bonificare eventuali portatori del germe. Operazione ritenuta invece inutile per chi ha avuto solamente contatti occasionali e di breve durata con la persona malata.”

Il servizio Igiene Pubblica di Cesena ha ricostruito la rete dei contatti del paziente attraverso colloqui con i familiari; per i contatti residenti nel nostro territorio il Servizio ha provveduto direttamente alla somministrare i farmaci raccomandati a scopo preventivo mentre per quelli residenti fuori dalla Romagna ha provveduto ad informare le Aziende Sanitarie di residenza.

Il rossanese si trovava a Gambettole per trascorrere con i parenti il Capodanno quando ha accusato il malore che lo ha costretto al ricovero. Partito da Rossano il 29 dicembre è stato ricoverato giorno 3 gennaio (LEGGI)  

In una nota diramata ieri dal comune di Rossano, l’assessore alle politiche sanitarie Dora Mauro invita a evitare ogni forma di allarmismo. “Nella nostra regione – afferma l’assessore – a differenza di Toscana, Lazio, Lombardia e Campania, finora non ha registrato nessun caso di meningite, pertanto, non esiste una emergenza di epidemia. Fino all’arrivo della diagnosi certa che ha colpito il nostro concittadino è consigliabile attenersi a norme di profilassi generali: Chi ha avuto un contatto personale nei 2-10 giorni precedenti ad oggi (giovedì 5 gennaio), previa consultazione con il proprio medico curante, iniziare una cura antibiotica”

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