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FINALMENTE c’è l’annuncio ufficiale. Dopo un lungo tira e molla, dopo incontri, rassicurazioni e smentite, sembra che si sia arrivati alla soluzione: le mense scolastiche dovrebbero partire entro il prossimo 17 novembre. “Entro” significa che si potrebbe partire anche prima, voci di corridoio parlano del 13 novembre. Necessari gli ultimi passaggi tecnici, la sistemazione degli spazi destinati, le pulizie. Poi si dovrebbe essere in condizione di offrire il servizio ai bambini della Scuola dell’Infanzia e anche agli alunni che frequentano il tempo pieno (o prolungato) nelle varie scuole della città.
«L’assessore all’Istruzione Margherita De Francesco e il sindaco di Potenza Dario De Luca – questo il comunicato ufficiale – hanno annunciato che a seguito dell’accordo raggiunto con la Regione, le mense scolastiche saranno aperte entro i tempi tecnici strettamente necessari per renderle idonee alla somministrazione dei pasti e, comunque, entro il prossimo 17 novembre».
Più fortunati i bambini delle scuole Paritarie, che vedranno l’avvio del servizio già lunedì prossimo, il 10 novembre quindi.
«Gli uffici comunali, appena ottenute le informazioni dalla Regione – dicono sindaco e assessore – hanno già dato disposizione alla ditta che si occupa della pulizia dei locali di provvedere a effettuare le operazioni richieste con la massima celerità».
A gestire il servizio sempre la Multiservice, la ditta che ha gestito le mense negli anni passati. E’ stata già avviato il Bando di gara per l’affidamento del servizio il prossimo anno. Nel frattempo è stata concessa una proroga per garantire comunque l’avvio in tempi celeri.
Restano invariate, per quest’anno scolastico, le cinque fasce di pagamento, basate sul modello Isee. Anche in questo caso impossibile intervenire in corso d’opera senza rischiare ulteriori slittamenti, quindi si preferisce rinviare la discussione al prossimo anno solare. Ciò significa – tanto per rinfrescare la memoria ai genitori interessati – che le famiglie con fascia di reddito Isee superiore a 14.000 euro dovranno pagare 5,72 euro a pasto. Nulla è dovuto sotto gli 8.000, mentre poi sono previsti tre diversi livelli di contribuzione intermedia.

an. g.

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