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BERNALDA – Frutta davanti all’ingresso della Banca d’Italia in via Pretoria a Potenza. Non un banchetto per la vendita, ma una provocazione organizzata per stamattina, a partire dalle ore 10.30, dal “Comitato per la difesa delle terre joniche”. Una delegazione di agricoltori e cittadini porterà alla Banca d’Italia di Potenza i prodotti ortofrutticoli del Metapontino, con cui avrebbero dovuto pagare debiti e scadenze. Il titolo provocatorio della manifestazione è: “Questo è quello che vi possiamo dare…per il resto veditavill vuje”. Il presidio ha l’obiettivo di ricordare al sistema finanziario ed alla Regione, l’impegno assunto nella Cabina di regia, ovvero risolvere le emergenze finanziarie di aziende e famiglie alluvionate il 1 marzo scorso che, tre mesi fa erano a rischio usura ed oggi ormai sono nel pienamente esposte. In occasione del presidio, il comitato terrà una conferenza stampa per annunciare la convocazione della manifestazione a Roma, davanti a Palazzo Chigi, di cui fino alla tarda serata di ieri si è discusso nel corso di un vertice con i sindaci presso il municipio di Bernalda. Sempre stamane il comitato spiegherà cosa pensa delle misure annunciate dal presidente De Filippo nella conferenza stampa di tre giorni fa a Potenza. Annunceranno iniziative rivolte direttamente alla Regione. «L’assemblea tenuta al presidio delle Tavole Palatine il giorno 5 agosto scorso mentre era in corso l’occupazione della Ss Jonica -fanno sapere dal Comitato- ha stabilito all’unanimità di convocare una manifestazione unitaria a Roma, per chiedere al presidente del Consiglio dei Ministri di emettere l’ordinanza dovuta dopo l’adozione dello stato d’emergenza. Con quell’atto, infatti, sarebbe ben possibile dare risposte alle istanza dei cittadini del territorio. I cittadini colpiti non possono pagare i prezzi di uno scontro politico e istituzionale fra Governo e Regioni per quanto giusto sia». «A nome di tutti i presenti -spiega Gianni Fabbris, portavoce del comitato, rivolgendosi ai rappresentanti del Governo centrale- ho assunto l’impegno di chiedervi questo atto urgentissimo che ridarebbe fiducia ai cittadini colpiti e forza ulteriore alla battaglia unitaria che stiamo sostenendo con tutte le istituzioni del territorio al di là delle collocazioni politiche. Vi chiediamo, dunque, di concertare con il Comune di Ginosa e la Provincia di Taranto le modalità per un provvedimento straordinario che se non arriva, vedrà le famiglie fuori dagli alberghi già dal giorno di Ferragosto e ci lascerà tutti, non solo le famiglie direttamente coinvolte, più deboli». Domani mattina il Comitato sarà a Bari per tenere una conferenza stampa e un presidio davanti alla Regione Puglia.

Antonio Corrado

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