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DATI importanti che confermano il buon lavoro della Task Force.

Da un primo screening effettuato nella zona dell’Alto Bradano – ma non solo – dove molti migranti sono impegnati nella raccolta del pomodoro si può tranquillamente affermare che la macchina messa in moto dalla Regione sta funzionato.

Gli occupanti, con regolare permesso di soggiorno risultano essere 800 e tutti  assunti tramite centro impiego.

Settecento invece  i lavoratori iscritti nelle liste di prentazione di cui 540 assunti regolarmente.

Ma c’è un altro fattore da tenere in considerazione.

L’ispettorato del lavoro ha effettuato 38 ispezioni (36 nell’area del Melfese Alto Bradano, due nel Senisese).

Nella prima zona su205 lavoratori controllati solo 8 sono risultati in nero. Nella seconda su 18  lavoratori 9 in nero.

«Si tratta – ha detto Pietro Simonetti, coordinatore della Task force regionale – di risultati importanti che evidenziano  in particolare anche l’impegno della direzione regionale del lavoro e dei degli ispettori e l’adesione dei datori di lavoro alle intese sottoscritte».

La via della legalità, che era tra gli obiettivi che si era data la Task force, sta dando i suoi significativi frutti.

Da un punto di vista dell’accoglienza, sono circa 200 i migranti ospitati nelle zone allestite a Palazzo San Gervasio e Venosa.

Così come si prospettava, però, resta il problema di Boreano. Sono circa duecento i migranti che nonostante la soluzione comoda offerta dalla task force hanno deciso di rimanervi.

Da martedì scorso è stata tolta l’acqua. Un deterrente per convincerli a spostarsi in una zona dove hanno tutto a disposizione.

Stamattina, di questo e di altre problematiche se ne parlerà nella riunione della task force.

 Uno step importante per capire lo stato dell’arte e dove eventualmente intervenire.

Oltre ai sindaci, dovrebbero partecipare tutte le associazioni impegnate nell’accoglienza degli extracomunitari.

E tra i temi che si affronteranno anche quello relativo a una possibile ordinanza di sgombero da Boreano che dovrà essere firmata dal primo cittadino di Venosa.

 

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