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AMANTEA (COSENZA) – La struttura di Amantea nella quale si trovano i 24 migranti, 13 dei quali positivi al coronavirus, sbarcati in Calabria nella serata di sabato scorso e trasferiti da Roccella Jonica (LEGGI), sarà sorvegliata 24 ore su 24 dai militari dell’operazione strade sicure di stanza a Cosenza, ma non saranno trasferiti.

Questo quanto deciso ieri in una riunione di coordinamento alla Prefettura di Cosenza estesa alla partecipazione delle Forze armate e del dipartimento di Prevenzione dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza.

Intanto, nella serata di ieri i cittadini che bloccavano la statale 18 per protestare contro il trasferimento dei migranti positivi (LEGGI), hanno deciso di sospendere l’occupazione della strada ma stamani torneranno a manifestare davanti il Comune di Amantea. I manifestanti lamentano non solo la questione relativa alla sicurezza, ma il crollo economico istantaneo relativo alle attività.

Verrà intanto avviata oggi dal ministero dell’Interno, insieme a quello delle Infrastrutture e dei Trasporti una procedura d’urgenza per individuare in tempi rapidi una seconda nave da destinare come struttura per lo svolgimento del periodo di quarantena dei migranti sbarcati in Italia.

Si apprende anche che sono stati rafforzati i presidi di sorveglianza delle strutture attualmente utilizzate per l’isolamento dei migranti.

AGGIORNAMENTO ORE 13
I componenti della commissione prefettizia che gestisce il Comune di Amantea dopo lo scioglimento dell’Ente stanno incontrando i cittadini che da ieri protestano per l’arrivo dei migranti. Nel corso dell’incontro, che si sta svolgendo al teatro comunale, i residenti hanno ribadito le loro motivazioni, chiedendo il trasferimento immediato dei migranti. Inoltre, hanno annunciato di voler sporgere denuncia alla Procura della Repubblica di Paola. «Non ci basta – ha detto uno dei cittadini rivolgendosi ai commissari – che la struttura venga blindata, chiediamo che siano curati in una struttura più idonea e lontana dal centro cittadino. Chiediamo sicurezza per noi e per loro. Inoltre, in due giorni abbiamo avuto un crollo economico. Viviamo di turismo e questa situazione ci ha già penalizzato fortemente». All’incontro partecipano anche i componenti la task force dell’Azienda sanitaria di Cosenza nell’intento di rassicurare i cittadini.

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