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ANCORA un dramma dell’immigrazione: naufragio al largo della Grecia e 38 morti la metà dei quali (15) sono bambini. Il dibattito sull’emergenza profughi si sposta dunque dall’accoglienza alla messa in discussione su come – e se – aprire le frontiere.

Repubblica titola «Strage di bambini in mare, la Germania chiude le frontiere». A pagina 2 l’approfondimento di Andrea Bonanni sulle parole della Merkel: «L’onere è di tutti», dice la cancelliera. Oggi il nuovo piano Juncker per ripartire altri 120mila profughi sarà discusso dai ministri dell’Interno riuniti a Bruxelles: il premier ungherese Orbàn si rifiuta intanto di ospitare, «visto che le centinaia di migliaia di disgraziati di passaggio dal suo territorio chiedono solo di andare verso Nord» scrive l’inviato di Repubblica a Bruxelles.
Anche il Corriere della Sera sceglie il titolo a tutta pagina: «Migranti, Berlino frena i treni». In Italia prima le quote poi apriremo i centri di accoglienza, spiega Fiorenza Sarzanini nelle pagine interne.
Sul Messaggero il titolo «Migranti, dietrofront Merkel. La Germania chiude le frontiere e accusa Italia, Grecia e Ungheria», mentre secondo il Giornale «L’Europa chiacchiera intanto muoiono altri 15 bimbi».
La Stampa: «La Germania ripristina i controlli alle frontiere, altra strage di bambini». Diventa un rebus distribuire 130mila profughi (in 14 giorni sono entrati 63mila profughi dopo l’abbraccio della Merkel ai siriani ma anche iracheni, eritrei e afgani: sabato 12mila solo a Monaco), ma sarebbero 900mila i rifugiati in arrivo, secondo le ultime stime del governo tedesco. Interessante il reportage di Francesca Paci sullo «Yemen, l’altra Siria dalla quale non si può neanche scappare». Gian Enrico Rusconi parla di come la Germania e l’Europa siano passate d’improvviso «dall’euforia allo sconcerto». Il quotidiano torinese, nella grande foto in prima pagina, punta sulle buone notizie che vengono dagli sport sulla carta “minori”: «Aru e basket: è la bella Italia», con il sardo che vince la Vuelta e la nazionale che batte Israele e approda ai quarti. Nel calcio molti richiami in prima pagina al derby di Serie A vinto dall’Inter.
Non manca la politica, con la discussione nella minoranza dem e in Ncd rispettivamente su riforme e Italicum: sul Senato il premier di ritorno dalla finale degli US Open a New York ha fatto sapere che non tornerà indietro («Alla fine Berlusconi dirà sì» si legge in un retroscena di Francesco Bei su Repubblica). Sul tavolo l’articolo 2 del ddl Boschi sul Senato ineleggibile. «La sponda del Colle e di Grasso», scrive in un retroscena il Messaggero ma anche altri quotidiani. Il ministro delle Riforme spera intanto nella «saggezza e senso di responsabilità del Nuovo Centrodestra». Nel centrosinistra si quantifica anche la forza di un eventuale partito nato da una scissione interna al Pd per come immaginato sabato da Cuperlo e D’Alema: qualcuno parla del 10%. Il Fatto, nell’edizione speciale del lunedì, dedica l’apertura a quello che definisce il «Poker del Senato».

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