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E’ al lavoro da ieri la Commissione d’accesso al Comune di Mileto che per 90 giorni passerà al setaccio tutta l’attività del Comune dal 25 giugno del 2009 fino ad oggi.
La commissione di accesso agli atti inviata dal prefetto di Vibo Luisa Latella, insediatisi ieri mattina nell’ente è formata dal viceprefetto Filippo Romano e dai capitani Stefano Di Paolo per i carabinieri e Luca Bonatesta per la Guardia di Finanza.
I tre inquirenti saranno affiancati, in qualità di consulenti, da Luigi Pontuale, dirigente dei servizi economico-finanziari della prefettura e dal vicequestore Onofrio Marcello. E proprio la nomina di Pontuale farebbe supporre che l’attenzione della Commissione si focalizzerà, con tutta probabilità, sulla gestione e l’affidamento degli appalti da parte dell’amministrazione guidata da sindaco Vincenzo Varone, alla guida dell’ente proprio dal 25 giugno 2009.
Ieri il primo cittadino, appresa la notizia, ha convocato una conferenza stampa presso palazzo dei normanni, sede del Comune, nel corso della quale si è detto sereno in quanto «conscio che l’azione della sua amministrazione è sempre stata improntata sui binari della trasparenza». Amministrazione al gran completo che, ieri mattina, con la sua presenza ha inteso manifestare la vicinanza e la condivisione dell’azione fin qui svolta assieme al sindaco nella convinzione di «aver operato nel pieno assoluto e incondizionato rispetto delle norme e delle regole, pretendendo lo stesso rigore anche dagli uffici, come testimoniano le decine di lettere e richieste che da sindaco ho inviato a tutti i responsabili di area».
Varone ha, inoltre, riferito come in due anni sia lui stesso che altri esponenti della sua squadra di governo abbiano ricevuto numerose lettere minatorie, ovviamente rigorosamente anonime. «L’onestà è stata l’impronta che abbiamo voluto dare a questa esperienza governativa – ha detto Varone – alla quale abbiamo associato l’equilibrio e la trasparenza in tutti i settori, ovviamente anche in quello degli appalti relativi al servizio di raccolta dei rifiuti, dell’illuminazione pubblica e della mensa. Resta il fatto che quella odierna – ha concluso l’amministratore – è una pagina nera per tutta Mileto, qualsiasi sarà l’esito degli accertamenti investigativi».

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