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POTENZA – A mescolare sguardo da dentro e sguardo da fuori – lo dice sempre il direttore dell’Apt Gianpiero Perri – il risultato è una Basilicata che funziona. Lo dicono i numeri, quelli del turismo. In crescita, nonostante il periodo di crisi economica. «Ci sono alcuni pezzi dell’offerta turistica lucana che hanno avuto un ritorno quasi non sperato». È questione, spiega, di un difficile equilibrio che tiene insieme tanti fattori.

Il primo, la demografia: in Basilicata siamo pochi e ancora pochi i turisti. La Basilicata è ancora meta nuova, di nicchia  – nonostante già discrete soddisfazioni.

Poi ci sono le risorse economiche. Anche in questo caso c’è da aguzzare buonsenso e ingegno per trovare vie alternative di promozione: gli spot televisivi non posso essere una prassi, costano troppo.

Terzo, l’innovazione. Che non significa solo tecnologia. Il digitale ha insegnato a pensare alla promozione del territorio secondo uno schema nuovo, che accorcia distanze, abbatte costi, rende protagonisti gli operatori e i viaggiatori. È cambiato il modo, prima ancora del mezzo, di raccontare il viaggio. Il territorio – amministrazioni, operatori turistici, cittadini – deve approfittarne.

La Basilicata ci prova costruendo una «narrazione» nuova, multipla. Alternando sguardo da dentro e sguardo da fuori, appunto.

Tre i filoni su cui l’Apt sta coltivando l’immaginario.

Quello musicale strizza l’occhio a una consapevolezza: serve essere unici, offrire un servizio che sappia di emozione. “Visioni sonore” è l’esperimento avanzato di questo indirizzo. È un sito dedicato alla produzione musicale popolare, rivisitata e trasformata da contaminazioni contemporanee. «Un’operazione di content management» della tradizione popolare. In vista c’è la collaborazione con la Discoteca di Stato per recuperare le registrazioni delle missioni demoantropologiche effettuate in Basilicata. L’obiettivo è quello di fare della regione una piazza nazionale per addetti ai lavori e appassionati. 

Lo chiamano «marketing laterale»: in un posto come la Basilicata si arriva non perché meta abituale, ma se lo si trova speciale, specializzato, sperimentale.

L’esterno/interno vive anche nella narrazione legata alla dimensione letteraria. Digitale e racconto si mescolano in una serie di iniziative, come la produzione di ebook o audiolibri, che affidano la testimonianza del passaggio in Basilicata alla voce o alla scrittura di autori noti. Il che significa poter riportare i paesaggi e l’interpretazione della terra sugli spazi  già presidiati da questi autori: blog, siti, account, in genere seguiti da migliaia di utenti.

La narrazione visuale, tra cinema, video e produzioni artistiche, è quella che più si presta al recupero dell’arcaico e dell’identità. Con in generale un ruolo in crescita della Basilicata set cinematografico.

Ognuna di queste «narrazioni» si declina in diverse iniziative che moltiplicano, grazie a internet e al digitale, la presenza della Basilicata altrove.

«Serve pensare al territorio – dice Perri – con una nuova coerenza, pensando al portato della tradizione e al contemporaneo, sviluppando nuova creatività». Poi accade che «nell’immaginario nazionale si rafforzi l’idea della Basilicata come scrigno di tesori e luogo di produzione culturale». 


MUSICA: LE CONTAMINAZIONI DI VISIONI SONORE

SUL fronte musicale sono due le strade seguite. Da un lato il recupero e la promozione della tradizione, attraverso una rivisitazione contemporanea del patrimonio locale. Dall’altro la costruzione di uno spazio di attrazione dedicato a nuovi talenti, produttori, tecnici.

A proposito dell’esistente (spesso scoperta sorprendente per gli stessi lucani), uno sforzo importante spetta all’arpa di Viggiano: grazie a una collaborazione con Ambrogio Sparagna, è stata protagonista di grandi eventi – ma sono previste nuove iniziativa – all’auditorium della Musica di Roma. Ancora, i lavori di Graziano Acinni e il percorso di sintesi tra tradizione e nuove sonorità che si ritrova nelle ricerche di Infantino, dei Tarantolati, degli Ethnos.

La narrazione dirompente è, però, quella affidata alla piattaforma “Visioni sonore”, uno spazio che raccoglie musica lucana originale o rielaborata, completamente libera. Serve agli autori per farsi conoscere, ai produttori per scoprire talenti, agli artisti in cerca di sonorità utili per spettacoli, video, racconti. Nelle diverse sezioni del portale (suoni della terra, suoni dell’autore, musica sperimentale)  si mescolano canti del territorio, brani sperimentali, proposte originali. Alcuni canti tradizionali – ninne nanne, nenie religiose, preghiere – sono stati raccolti in presa diretta girovagando tra le comunità locali che ancora conservano certe tradizioni. Per i più curiosi e gli appassionati, il portale propone anche una sezione gioco per costruire brani a partire da una scacchiera di sonorità disponibili.


EBOOK E AUDIOLIBRI: LO SGUARDO STRANIERO

I PRIMI due volumetti sul Pollino e gli antichi mestieri della Basilicata – ebook gratuiti scaricati già da centinaia di lettori – erano stati affidati a Gianni Biondillo, il giallista papà del commissario Ferraro, e agli autori Enrico Caracciolo e Paolo Simoncelli. Presto saranno scaricabili i testi prodotti da altri due grandi firme, Paul Di Filippo e Thierry Crouzet, che hanno attraversato le montagne lucane, dal Vulture a Matera, e il Metapontino. È uno dei canali delle nuove narrazioni della regione: ebook gratuiti che raccolgono in deliziosi racconti di viaggio le impressioni sulla Basilicata di chi l’attraversa con lo sguardo straniero.

Più che straniera, nativa di ritorno è la resa del paesaggio fatta da Paola Saluzzi. La conduttrice televisiva, con papà lucano e un importante pezzo dell’infanzia trascorso a Potenza, sarà la voce del primo di una seria di audiolibri, pensati per essere distribuiti nelle fiere e scaricabili online. Un racconto della Basilicata che mescola ricordi personali a sensazioni originali, tra passato e presente, da Acerenza a Matera, passando per Potenza e Melfi. «Una lucana come e da parte di padre e per la prima volta a Matera, che vergogna», dice la conduttrice mentre ri-attraversa la Basentana in direzione Potenza, lì dove si è imbattuta nel solito freddo pungente che sa di neve. Ideati per essere compagni magari di un viaggio in auto, questi audiolibri – una decina di minuti circa ciascuno – provano a restituire «la familiare sensazione del sentire lo stupore negli occhi». La seconda uscita sarà la narrazione audio di Lorena Bianchetti, giornalista e conduttrice televisiva, a cui è stato affidato il raconto di un viaggio tra Sirino e Pollino.


IL FILONE VISIVO: CINEMA, SCOPERTA E DIGITALE

IL “filone” visivo si sviluppa sulla scelta di contaminare il territorio con radio, web, racconto letterario, per sfruttare tutte le possibilità e superare il limite di investimento in televisione,  che è la forma più onerosa di pubblicità.

La collaborazione con la Lucana Film Commission ha permesso una distribuzione importante di “Alberi”, la video-installazione di Michelangelo Frammartino, ispirata alla maschera del “romita”.

L’Apt ha promosso con forza l’opera che ha fatto  tappa  al Mo.ma di New York, a Copenaghen e al Festival Filmmaker Milano e presto sarà a Matera e in diversi musei di arte contemporanea e luoghi espositivi, come il MaXXI. Mentre “Alberi” attraversa l’Europa, in Basilicata si riscopre la maschera del Romita (l’uomo edera) tipica del carnevale di Satriano, creando così un ponte tra la rappresentazione e l’identità.

Una delle esperienze più dense e premiate in termini di ritorno turistico messe in campo dall’Apt è la serie Digital Diary, trailer d’autore girati da filmaker di diverse nazionalità: elevatissimo il numero di contatti e condivisioni. Un’azione diventata una buona prassi, replicata poi in altre regioni.  Quest’anno i video si sono trasformati in un racconto poggiato anche sulla  radio (grazie alla collaborazione con Radio Capital e Lonely Planet). 

s.lorusso@luedi.it

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