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Per mesi ha pedinato e molestato la donna. I carabinieri lo hanno bloccato e disarmato: brandiva un serramanico

VENOSA – Poteva essere l’ennesimo caso di violenza sulle donne oramai all’ordine del giorno, magari una futura puntata della trasmissione “Amore criminale”.
Se non è accaduto, lo si deve ai carabinieri, che hanno arrestato, a Venosa, un giovane, denunciandolo per diversi reati.
L’uomo tratto in arresto dai militari della stazione dei carabinieri di Venosa ha 29 anni.
Già noto alle forze dell’ordine, è residente nel centro oraziano e si è reso responsabile, secondo l’Arma, dei reati di atti persecutori (quello che oggi è più noto alle cronache come stalking), di minacce («aggravate», spiegano i carabinieri) e di porto illegale di armi.
E’ la serata di sabato 6 agosto scorso. I carabinieri ricevono una chiamata: c’è un uomo che sta urlando contro una donna mentre brandisce un coltello e la minaccia.
I militari intervengono sul posto.
La donna minacciata è l’ex moglie del giovane con la lama in pugno. I militari riescono a bloccare l’aggressore, lo disarmano e gli mettono le manette ai polsi.
L’arma che ha utilizzato viene immediatamente sequestrata.
Si tratta di un coltello a serramanico, ma certo non un temperino: ha una lama di dimensioni davvero ragguardevoli.
E qui viene fuori tutta la storia che sta alla base dell’aggressione verbale e delle minacce.
Era da tempo che l’uomo perseguitava la donna con cui un tempo era stato sposato.
Non si era fatto mancare nulla, il persecutore, secondo gli investigatori della Benemerita.
Si era appostato là dove sapeva che avrebbe visto passare la donna, l’aveva seguita come un segugio.
Come se non bastasse, l’aveva tartassata di chiamate. Da mesi, ogni volta che sentiva squillare il telefono, la donna temeva quello che spesso si verificava: di sentire, cioè, la voce dell’ex marito. E ogni volta non erano telefonate amichevoli.
Ecco perché la donna era oramai ridotta a vivere in una condizione di estremo disagio e di vera e propria paura per la propria incolumità. Costretta anche a modificare le abitudini di vita per non averci più a che fare.
L’arresto da parte dell’Arma ha posto fine, per ora, a tutto ciò.
L’uomo è stato posto agli arresti domiciliari, in base a quanto disposto dalla procura della Repubblica di Potenza. Li sconterà nella propria abitazione.

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