X
<
>

Condividi:
1 minuto per la lettura

CATANZARO – Si è concluso con una condanna a quattro anni di reclusione, l’interdizione perpetua dai pubblici uffici, e il risarcimento del danno alla parte civile liquidato in 30.000 euro, il giudizio abbreviato a carico di un uomo accusato di aver molestato un bambino nel quartiere Santa Maria, a Catanzaro, nell’aprile del 2012. Il giudice dell’udienza preliminare di Catanzaro, Giovanna Mastroianni, ha accolto la richiesta di condannare l’uomo avanzata dal pubblico ministero, Domenico Guarascio, e dall’avvocato di parte civile, Eugenio Perrone. 

Opposte richieste erano arrivate invece dal difensore dell’imputato, l’avvocato Giuseppe Fonte, che adesso attenderà le motivazioni della sentenza del gup per proporre eventuale appello. L’imputato, un 71enne di Santa Maria, è accusato di aver abuso di un minorenne suo vicino di casa adescandolo, nel pieno di un pomeriggio di aprile, conducendolo in un vicoletto dove si sarebbe fatto toccare le parti intime e toccandolo a sua volta. Accuse pesanti rispetto alle quali l’uomo sarebbe stato «incastrato» dai filmati effettuati dalle telecamere di videosorveglianza del quartiere, elementi preziosi in base ai quali gli investigatori della Squadra Mobile e la Procura di Catanzaro ottennero un provvedimento di custodia agli arresti domiciliari eseguito a carico del 71enne nel luglio scorso. 
Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE