X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

MOLITERNO – «Noi quello che potevamo fare l’abbiamo fatto e abbiamo sempre ottemperato alle richieste del gestore». Non ci sta, il primo cittadino, Giuseppe Tancredi al “tentativo” fatto dagli autori del post pubblicato su Facebook dietro alla sigla del Pd di Moliterno, di «accollare la chiusura della piscina comunale all’amministrazione». Un post dei democratici che ha fatto infuriare il sindaco. Il messaggio «A Moliterno chiude anche la piscina comunale.  E’ l’ultimo disastro di questi ultimi anni… a causa dell’inefficienza dell’amministrazione comunale, dai prossimi giorni, il nostro paese perderà l’ennesimo tassello importante del tessuto sociale ed economico? Vista l’assoluta inerzia di chi governa, bisogna recuperare la forza di essere comunità per scongiurare il pericolo che tale chiusura diventi definitiva». Messaggio strumentale per l’amministratore di «una polemica  sterile e diffamatoria». «Anzi –  ha  sollevato il sindaco –  l’amministrazione ha garantito con ingenti risorse gli interventi sulla struttura e non ha mai abbandonato la società a se stessa». Circa 250 mila euro gli interventi. Con documenti alla mano indica i lavori effettuati nell’arco degli ultimi cinque anni, dalla «copertura piscina zona bassa, impianti elettrici, fornitura di infissi, materiale antincendio, vari lavori edili, adeguamento centrale termica, illuminazione esterna, sistemazione solarium, sostituzione vetri, fino alla sistemazione copertura scorrevole». Allora perché questa chiusura? «A giugno – spiega – è scaduto il contratto con la società cooperativa Delphy e dalla stessa è stata chiesta una proroga fino ad ottobre che noi abbiamo concesso, senza se e senza ma». E sembra proprio che dalla cooperativa ci sia stato un ripensamento o meglio una specie di “balletto” sulla proroga, fino a far giungere al Comune una lettera con l’interruzione definitiva (metà luglio) della gestione della piscina. Ed è proprio sulla chiusura che il primo cittadino ha rimarcato «si appureranno le cause», anche perché tra «il Comune e la «società cooperativa Delfi  sussiste – ha detto –  un regolare contratto di gestione, e che pertanto sulla stessa ricadono diritti e doveri da esso nascenti». «La struttura sportiva – ha proseguito –  ha sempre funzionato bene e l’amministrazione ha sempre apprezzato la gestione».  Per il sindaco «il comune è un erogatore di servizi  e non ha nessuno interesse  a chiudere l’impianto». «Per noi la piscina – ha aggiunto –   è una struttura prioritaria. Di fatto ora faremo i sopralluoghi e se ci sono delle migliorie da apportare, lo faremo». «Dovremmo – ha chiosato –  incassare 15 mila euro, mai incassato niente. Se questo vi sembra poco, agli elettori il giudizio». 

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE