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IL Piano di monitoraggio per Tempa Rossa c’è, ma è stato redatto dalla una società incaricata dalla stessa Total e per di più iscritta ad Assomineraria. Un’operazione su cui aveva insinuato dubbi anche la Ola: la canadese Golder associates – aveva rilevato l’associazione ambientalista ormai tempo fa – non può agire con imparzialità, visto che è vicina alle multinazionali del petrolio. E ora anche il sindaco di Corleto Perticara, Rosaria Vicino, ha dei seri dubbi: «Non ci sentiamo tutelati visto che a incaricarla è stata Total.
Il Comune di Corleto Perticara si sentirà garantito esclusivamente nel caso in cui sarà la Regione Basilicata ad affidare e realizzare, con fondi della Total come previsto nell’Accordo Quadro, il progetto e la rete di monitoraggio ambientale nel comprensorio Tempa Rossa».
Come dire che se a scegliere il controllore è il controllato, difficile aspettarsi une verifica completamente oggettiva. Ed è per questo che l’amministrazione comunale ha rigettato il Piano che dovrebbe servire a stabilire il cosiddetto “punto zero”, per comprendere quale sia, con l’inizio delle attività estrattive, l’impatto sul territorio. Per questo ma non solo per questo.

(L’articolo completo sull’edizione acquistabile online e in edicola)

 

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