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UFICCI postali nel mirino nel corso di due distinti tentativi di rapina: a Taverna di Montalto Uffugo, alle porte di Cosenza, provano a sfondare il muro con l’auto, mentre a Drapia, nel Vibonese, malviventi hanno minacciato il direttore con una tanica di benzina. In entrambi i casi ai rapinatori è andata male. 

Nel paese del cosentino, non è riuscito l’intento di abbattere la vetrata dell’ufficio postale con una mazza da baseball, ma gli aspiranti ladri sono riusciti a farsi consegnare i soldi e a fuggire a bordo dell’auto che avevano posto di traverso nella strada. Una modalità del tutto simile a quella attuata il 2 maggio scorso poco ditante, a San Vincenzo La Costa. Ma i carabinieri hanno immediatamente predisposto dei posti di blocco. Rinvenuta subito l’auto abbandonata dai rapinatori, una 147, con all’interno i passamontagna, una pistola semiautomatica calibro 7,65 con matricola abrasa e la chiave di una Fiat Uno, la stessa auto con la quale era stata tentata la rapina. Poco dopo i tre sono stati bloccati e arrestati.  Sono: Pietro Mazzei, 40 anni, Marco D’Alessandro (23) e Gianluca Falanga (27).  

A Drapia, invece, la dinamica è stata più cruenta. «Dacci tutti i soldi che hai nelle casse» hanno gridato i rapinatori ma, al diniego del direttore dell’ufficio postale, hanno cosparso di liquido infiammabile il pavimento appiccando il fuoco e dandosi alla fuga. E’ stato lo stesso dirigente, nel trambusto generale, a spegnere le fiamme con un estintore.

Modalità inusuali quelle messe in atto da due malviventi che questa mattina, intorno alle 10,30, hanno tentato di rapinare la Posta di Caria,borgo di 500 anime, del comune di Drapia. All’interno dei locali, a quell’ora, soltanto qualche persona, per lo più anziani in fila perriscuotere la pensione. I due sono spuntati all’improvviso a bordo presumibilmente di uno scooter. Coperti entrambi da un passamontagna  nonavevano in mano una pistola o un taglierino come solitamente avviene, bensì una tanica contenente benzina che hanno iniziato a versare sul pavimentonel momento in cui il direttore dell’Ufficio ha affermato che nelle casse non vi fossero contanti. Una risposta, alla loro domanda di consegnare ildenaro, che ha provocato la reazione. E così, mentre uno teneva a bada i presenti, l’altro cospargeva i locali appiccandovi il fuoco. Le fiamme hanno rapidamente iniziato a propagarsi e tutto mentre i due banditi si allontanavano, rabbiosi, dalla zona. Panico totale nell’Ufficio Pt con lagente che cercava riparo all’esterno mentre il direttore, mantenendo un invidiabile sangue freddo, ha afferrato l’estintore in dotazione per mezzodel quale è riuscito a spegnere l’incendio in pochi istanti e limitare, così, i danni a qualche sedia e a parte del bancone.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione e della Compagnia di Tropea agli ordini del capitano Francesco Di Pinto che hanno subitoavviato le ricerche dei due malviventi.

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