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Il sen. Egidio Digilio (Fli), riferendosi alla decisione dell’agenzia internazionale Moody’s di mettere sotto osservazione il rating, cioè la situazione finanziaria, della Regione Basilicata, nel ricordare che nel dicembre scorso la stessa agenzia aveva confermato la valutazione Aa3 di affidabilità, ha detto che «evidentemente a distanza di un semestre ci sono elementi per un ripensamento sino ad ipotizzare un declassamento del rating».

«Qualche motivo, dalle scarse informazioni per ora diffuse dall’agenzia – ha aggiunto – è di natura nazionale, in quanto la decisione è una diretta conseguenza della messa sotto osservazione del rating sovrano dell’Italia avvenuta il 17 giugno. Non a caso Moody’s evidenzia che il settore pubblico locale rappresenta il 30 per cento delle spese del governo e dovrà contribuire agli sforzi per raggiungere gli obiettivi di bilancio. Si tratta, insomma, del serbatoio cui dovranno attingere i ministri dell’Economia attuali e futuri. Non credo ci possa consolare il fatto che la Regione Basilicata è ‘in buona compagnià, perchè nell’elenco figurano l’Emilia-Romagna, la Liguria, la Lombardia, le Marche, la Sicilia, la Toscana, l’Umbria e il Veneto.

Piuttosto è il caso che non si nascondano le difficoltà già per altro segnalate da Bankitalia e senza ridurre la questione ad una battaglia di Moody’s contro gli interessi nazionali, cioè con l’alibi che è una vicenda nazionale, perchè sotto osservazione sono bilancio e spese della Regione. Come sono lontane – ha concluso il parlamentare lucano – le affermazioni di autoesaltazione che hanno accompagnato nel dicembre 2010 la decisione di Moody’s di conferma della valutazione Aa3 alla Regione Basilicata».

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