X
<
>

Un impianto di risalita

Condividi:
1 minuto per la lettura

L’uomo, insieme a un collega rimasto ferito, è precipitato mentre stava lavorando in un cestello

SAN GIOVANNI IN FIORE (COSENZA) – Sono avvolte ancora dal mistero le ragioni per cui, lo scorso primo dicembre, un cestello dell’impianto di risalita di Lorica, sulla Sila cosentina, è precipitato nel vuoto, da un’altezza di almeno venti metri, trascinando con sé due operai: uno di questi, il trentunenne Enzo Bloise è deceduto sul colpo e la sua morte è ora oggetto di un’inchiesta da parte della Procura di Cosenza.

LEGGI LA NOTIZIA

Gli accertamenti, che in un primo momento si sono concentrati sul luogo della tragedia, si sono estesi ora a tutto l’impianto di risalita che, nelle intenzioni, avrebbe dovuto essere inaugurato lo scorso 8 dicembre. Gli inquirenti hanno provveduto, dunque, a estendere il sequestro per consentire ai periti tecnici di effettuare i rilievi del caso. Al momento, il fascicolo risulta aperto ancora contro ignoti.

Lorica è una rinomata località turistica della Sila, in territorio di San Giovanni in Fiore. Il cestello su cui si trovavano i due operai si è sganciato dai cavi dell’impianto di risalita tuttora in fase di realizzazione. I due sono stati subito soccorsi dai colleghi ma per uno di loro non c’è stato niente da fare. Sul posto è intervenuta anche l’eliambulanza – che ha trasportato il ferito nell’ospedale di Cosenza – i carabinieri e una squadra del Soccorso alpino. Erano entrambi alle dipendenze della ditta subappaltatrice Basso che sta installando le seggiovie trasportatrici.

Non è chiaro come il sequestro influirà sul prosieguo dei lavori e, dunque, sullo svolgimento della stagione invernale che avrebbe dovuto segnare il rilancio dell’attività sciistica nell’altopiano.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE