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Per i legali della famiglia di Teresa Bitonti la donna è morta per la negligenza dei medici che l’hanno presa in cura che non hanno contattato le terapie intensive cardiologiche. La Procura apre un fascicolo

di ADRIANO MOLLO

SAN GIOVANNI IN FIORE – Mandata a casa dopo un ricovero in pronto soccorso per un sospetto infarto è deceduta dopo poche ore. È accaduto a San Giovanni in Fiore due giorni fa. I familiari della povera donna, Teresa Bitonti, 75 anni, morta ieri mattina alle 4 hanno presentato un denuncia contro i sanitari che erano di turno in quel momento al pronto soccorso dell’ospedale di San Giovanni in Fiore tramite i carabinieri.

Dall’autopsia, disposta dalla procura della Repubblica, si è chiarito che il decesso è avvenuto in seguito a infarto del miocardio. I legali della famiglia della donna hanno rimarcato come tale risultato appuri, a loro modo di vedere, una possibile responsabilità dei medici per negligenza in quanto le operazioni attivate per soccorrere la donna in sede ospedaliera non erano quelle utili per l’infarto del miocardio visto che non sarebbero state contattate le Utic (Unità di terapia intensiva cardiologica) ma le terapie intensive ordinarie.

La vittima era stata portata dai figli in ospedale mercoledì scorso intorno alle 17 per problemi respiratori e doloro addominali.

Dopo un’attesa di due ore – è scritto nella denuncia – è stata sottoposta a visita ed era stata riscontrata un’anomalia cardiaca. I sanitari hanno disposto più accurate indagini del sangue per la valutazione degli enzimi cardiaci. Da subito si erano evidenziati valori sopra la norma e la paziente è stata trattenuta per ripetere le indagini, così come prevede il protocollo. Nel frangente alla paziente era stata iniettata una soluzione fisiologica endovena e del “Laxis”. Ripetuti gli esami degli enzimi dopo tre ore, questi davano conferma dell’infarto in corso, i valori erano fuori dalla norma ed è stato disposto il ricovero in ospedale. Dai medici però è stato fatto presente che non c’erano posto letto disponibili, che la paziente non poteva rimanere sul letto nel pronto soccorso e che conveniva portarla a casa. E alla fine i familiari di Teresa Bitonti così hanno fatto e dopo poche ore, alle 3.30 di notte, il decesso. Ora, dopo l’esito dell’autopsia, spetterà alla Procura stabilire se ci siano state negligenze e superficialità da parte dei medici.

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