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POTENZA – E’ stato stroncato da un infarto mentre tornava a Potenza dalla sua Filiano l’avvocato Tuccino Pace, Donato Antonio per l’anagrafe.

E’ accaduto ieri sera dopo una giornata trascorsa nella casa di famiglia assieme ai figli e ai nipoti, proprio come amava fare il fine settimana, immergendosi nel verde della campagna.

Il più noto penalista potentino ha accusato un malore nel pomeriggio, dopo il pranzo e un breve riposo. Ma prima di arrivare in auto al pronto soccorso dell’ospedale San Carlo il cuore aveva smesso di battere. 

Nato 76 anni fa da una famiglia che già vantava alcuni noti avvocati di scuola aviglianese, Pace è cresciuto nello studio del senatore Francesco Bardi. Suo cugino è il generale di corpo d’armata Vito Bardi, comandante in seconda della Guardia di finanza. Ha superato l’esame di Stato a 27 anni. Poi per quaranta anni ha affrontato quasi tutti i maggiori processi che si sono svolti nel Palazzo di giustizia del capoluogo.

Difficile elencarli tutti. Molti quelli vinti. Più di recente ha assistito il senatore del Pd Salvatore Margiotta accusato nell’ambito dell’inchiesta soprannominata Totalgate e assolto in primo grado dal gup, dopo la scelta del rito abbreviato, per cui pende tuttora un ricorso in appello della Procura. Sua anche la difesa del viceministro dell’Interno Filippo Bubbico, a processo per una consulenza esterna che risale ai tempi in cui era presidente del Consiglio regionale, dopo l’assoluzione per la vicenda del licenziamento dell’ex direttore generale della Asl di Venosa, Giuseppe Panio.

Gli archivi della grande stampa nazionale ricordano alcuni dei gesti, che hanno segnato il suo tratto distintivo: eleganza e affabilità, intelletto e umanità. Come quando rinunciò alla difesa di un vicino di casa colpevole della morte di un altro vicino di casa, un ragazzino di 16 anni. L’omicido Cefola. Nel 1996. Un rapimento finito male.

«Noi assistiamo delinquenti di ogni genere, ma in questa storia si è andati oltre qualsiasi logica criminale. E il fatto che conoscessi l’assassino non poteva spingermi certo ad assumere un comportamento diverso da quello che ho scelto. Anzi lo sdegno è maggiore – queste furono le parole di Tuccino Pace – perchè so chi è e da dove viene. Quello che non so è come possa essere arrivato a tanto. Non me lo spiego. La sua è una famiglia di gente onesta, il padre è un pover’uomo che da giovane ha fatto l’emigrante in Argentina e se n’è dovuto tornare al paese perchè arrivò in Sudamerica nel momento peggiore e fece la fame anche lì. Ma per campare ha sempre lavorato». Prima di scagliarsi contro l’assassino reo confesso «a cui piaceva vivere al di sopra delle proprie possibilità».

Oltre alla carriera forense, è stato eletto, nel ‘94, deputato per la coalizione dei Progressisti distinguendosi tra i primi firmatari della legge, che nel 1996 ha aggravato il trattamento sanzionatorio per lo stupro, rispetto al vecchio codice Rocco, trasformandolo da reato contro la morale pubblica in reato contro la persona, e introducendo tutele per le vittime anche durante il processo, per evitarle forme di pubblicità indesiderata. In seguito è stato anche sindaco di Filiano, e consigliere regionale per i Ds.

Lascia l’eredità di uno studio legale prestigioso al figlio Leonardo, penalista come lui, mentre l’altro figlio, Vito, ha scelto la professione di notaio. «Muore un galantuomo». E’ stata la dichiarazione di cordoglio in serata del deputato Pd Vincenzo Folino.

I funerali sono previsti per domani mentre oggi la salma dovrebbe essere ricomposta nella camera mortuaria dell’ospedale San Carlo di Potenza.

l.amato@luedi.it

 

 

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