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IL TEMA delle multe è sempre stato molto “avvertito” dagli utenti potentini. Sovente anche nelle redazioni, arrivano proteste per come vengono comminate le sanzioni e, soprattutto sul modo in cui devono essere pagate. Riceviamo e pubblichiamo una lettera di Giuseppe Buono che espone il suo “clamoroso” caso. Per una multa di 38 euro, alla fine ne ha dovuto pagare 131 di euro. Ecco il suo racconto.

Il giorno 29 settembre del 2009 mi fu comminata una multa dai vigili urbani di Potenza per divieto di sosta nei pressi dell’Ospedale S. Carlo di 38 euro. Essendomi dimenticato di pagarla nei termini di 10 giorni, il 10 febbraio 2010 mi fu recapitata la notifica con allegato il relativo bollettino postale prestampato per un totale di 51,40 euro. Il 20 febbraio 2010 ho pagato il dovuto.

Il 6 agosto scorso mi arriva un’altra notifica per la stessa contravvenzione di 80 euro scaturita dal fatto che alle 51,40 dovevo aggiungere 3,40 euro per l’emissione della Cad, quindi dovevo strappare il bollettino prestampato, e ne dovevo compilare uno nuovo per un totale di 54,80 euro.

Per questa (gravissima) inadempienza, praticamente mi hanno triplicata la multa come se non l’avessi mai pagata.  

Io la sanzione l’ho pagata per intero e secondo il criterio più elementare il Comune aveva solo il diritto di recuperare la differenza delle spese sostenute, magari maggiorate degli interessi ma giacchè le casse sono vuote ogni occasione è buona per alleggerire le tasche dei cittadini fregandosene della crisi in cui siamo e di applicare un minimo di ragionevolezza sugli atti che emettono.

In conclusione dallo sbaglio che hanno fatto loro, non includendo un secondo bollettino corretto, dai 51,40 euro, che ho pagato, ne dovrò aggiungere altri 80 per un totale di 131,40 euro. Grazie sindaco e grazie alle leggi italiane fatte con i piedi.

Giuseppe Buono

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