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VIBO VALENTIA – Che fosse in atto un aumento del numero delle multe per sosta vietata, lo si era intuito. Era però difficile pensare che tale incremento arrivasse a sfiorare il 900 per cento. Eppure i dati non lasciano dubbi.

Prendiamo ad esempio il periodo tra il 20 settembre e il 10 ottobre dell’anno scorso e di quest’anno. In questi venti giorni nel 2014 le multe furono appena 83, quest’anno il loro numero è salito vertiginosamente fino a toccare quota 720, segnando appunto un più 864 per cento. Siamo evidentemente in presenza di un vero e proprio giro di vite dell’amministrazione guidata dal sindaco Costa che, da noi sentito al telefono, così ha spiegato: «Noi tutti constatiamo quotidianamente che spesso il traffico va in tilt, soprattutto nelle zone più centrali in cui è praticamente fermo per via delle auto lasciate un po’ dove capita, in seconda e persino in terza fila. Una situazione che crea ogni giorno indubbi disagi alla gente. Così, mi creda, non si poteva proprio più andare avanti».

Insomma, occorreva porre un freno alla sosta selvaggia. Le sue spiegazioni non sembrano però tali da calmare gli automobilisti che sempre più spesso, tornando alla macchina, trovano sul parabrezza l’odiato foglietto giallo della contravvenzione: «Il Comune avrebbe ragione se ci fossero sufficienti parcheggi. Visto però che in città sono molto pochi, dove devo lasciare la macchina?». Questo il succo del ragionamento di molti. Cosa risponde il sindaco? Costa ammette che servono più aree di sosta ma assicura che l’amministrazione si sta muovendo in quella direzione, anche se rileva che «un parcheggio non si fa dall’oggi al domani. Nel frattempo, al fine di favorire la rotazione delle auto, procederemo con le soste orarie sulle piazzole con le strisce blu, dove per ora si potrà continuare a parcheggiare gratis».

Non mancano però coloro che annotano con un certo livore: «E’ sempre la stessa storia: per noi comuni cittadini aumentano le multe, loro invece, i politici, si sono aumentate le indennità». Il riferimento è al recente aumento del 5% dell’indennità di funzione per sindaco e giunta e del gettone di presenza per i consiglieri, aumento che tante polemiche sta suscitando in città (il Comune è in dissesto) e del quale ancora non è chiara la “paternità”.

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