X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

di Mauro Armando Tita
RUVO DEL MONTE – Schiacciato dal trattore su cui stava lavorando in un’azienda agricola, un uomo di 45anni, Alberto Del Monte, è morto ieri a Ruvo del Monte (Potenza). Lascia una moglie e due figli. L’uomo lavorava insieme al fratello in un’azienda boschiva e ieri, alla vigilia del tragico incidente, stava trasportando legna. Sull’episodio indagano i Carabinieri della Compagnia di Melfi che hanno interrogato le persone presenti al momento dell’incidente. Sul posto sono intervenuti anche i sanitari del 118, ma a nulla sono valsi i tentativi di rianimazione perché l’uomo è morto all’istante. Sul cadavere, il medico legale ha effettuato un’ispezione esterna e poi la salma è stata restituita alla famiglia. Le morti sul lavoro non sono mai state dimenticate dal Quotidiano. La morte di Alberto Del Monte, grande lavoratore e ragazzo gioviale e padre esemplare che lavorava con i fratelli in una florida impresa boschiva di Ruvo del Monte addolora tutta la comunità. E ricorda l’immane sacrificio di vite umane, vittime del lavoro. La Basilicata ha un triste primato di vittime in agricoltura. Centinaia sono i giovani immolati da una conduzione familiare autoritaria e approssimativa delle nostre aziende agricole. Quanti bravi ragazzi imbarbariti, plagiati e soggiogati da padri-padroni rumeni o extracomunitari. Bravi ragazzi che devono subire e lavorare, dall’alba al tramonto, per completare i lavori agricoli di famiglia, sfruttati come sono da un mercato ingiusto e poco remunerativo. Chi prende le difese di questi giovani? I sindacati da una parte e le Organizzazioni di categoria dall’altro, dovrebbero porre la questione ai loro Centri studi formativi nazionali, così come ha fatto in questi giorni in maniera seria l’Inail lucana. La sinergia mista pubblico-privata pur essendo stata definitivamente abbandonata deve riproporre le sue progettazioni virtuose. Progettazioni finalizzate all’occupazione e al definitivo decollo del territorio. Un territorio che sappia apprezzare come nel passato questi progetti finalizzati all’occupazione con la presenza dei security manager.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE