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LAMEZIA TERME – Parto cesareo fatale per una donna originaria di San Pietro a Maida (nel Lametino) ma che viveva ad Amantea. Angela Mano di 43 anni di Amantea,  24 ore dopo il parto cesareo per dare alla luce il suo secondogenito, è deceduta alll’ospedale di Lamezia.
“Infarto acuto del miocardio oppure una trombo-embolia massiva polmonare”. Questo hanno spiegato i medici che hanno tentato di salvarla dopo che alle due del pomeriggio di venerdì la donna, che   era ricoverata nel reparto di ginecologia dell’ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia da qualche giorno, ha iniziato a sentirsi male. Eppure i medici hanno spiegato che il decorso postoperatorio sarebbe stato regolare, salvo poi il giorno dopo il parto la paziente «ha manifestato pallore, dispnea e senso di svenimento» secondo i medici per i quali si sarebbe trattato di «un evento eccezionale» che avrebbe causato «l’arresto cardio-circolatorio irreversibile», nonostante, secondo i medici, «non erano presenti particolari condizioni di rischio».
 Nel primo pomeriggio di mercoledì  la donna era entrata in sala operatoria per esser sottoposta al parto cesareo. Tutto sembrava regolare fino quando nel primo pomeriggio di venerdì la donna si sarebbe sentita male attorno alle due. I medici di turno hanno tentato di rianimarla anche con massaggio cardiaco ma la paziente, un’ ora dopo essersi sentita male,  non ce l’ha fatta.  
Disperazione fra i familiari della donna che lascia il marito, una figlia di sette anni e il neonato. Una morte su cui soprattutto il marito della donna vuole una spiegazione tanto da avvertire la Procura della Repubblica di Lamezia che ha subito disposto l’autopsia per stabilire le cause del decesso e soprattutto se si tratta di un errore medico.  Solo al termine degli esiti dell’autopsia  i familiari decideranno se presentare denuncia o meno.

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