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Il provvedimento di sequestro è stato emesso dalla sezione misure di prevenzione del tribunale su proposta del questore Carmelo Casabona ed ha riguardato Antonio Stefano 36 anni, sorvegliato speciale, imprenditore agricolo, indicato dalla Polizia come esponente di rilievo del clan Coluccio, guidato dal boss Giuseppe Coluccio, 45 anni, arrestato in Canada dopo un lungo periodo di latitanza.
Il destinatario del sequestro è il genero del defunto boss Vincenzo Macrì, a sua volta nipote del boss storico Antonio macrì, uno dei capi della ‘ndrangheta reggina, la cui influenza si estendeva in Canada ed Australia.
Antonio Stefano, nel 2005, era stato destinatario di un provvedimento restrittivo per associazione mafiosa nell’ambito dell’operazione «Nostromo».
In quella circostanza era sfuggito alla cattura ed era rimasto latitante per oltre un anno fino alla revoca della custodia cautelare. Le indagini avrebbero evidenziato che Stefano rappresentava il collegamento tra la cosca guidata dal defunto suocero e quella riconducibile a Giuseppe Coluccio, che era riuscito a far giungere via mare, attraversoi porti venezuelani, un grosso carico di cocaina imbarcata in Colombia.

I beni seqeustrati
Una villa a Siderno di circa 300 metri quadrati, due dependances di 140 e 240 metri quadrati; un terreno di circa 2.000 metri quadrati su cui sorgono i fabbricati, l’azienda agricola individuale «Stefano Antonio» con sede a Siderno adibita ad allevamento di razze equine e canine di pregio; un’autovettura Audi, conti correnti intestati a Stefano, ai familiari ed alla sua azienda.

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