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REGGIO CALABRIA – E’ stato ucciso a Toronto il boss Carmine Verduci, sette o otto colpi di pistola mentre si trovava nel parcheggio della “Regina Sports Café”, una zona “bene” di Toronto. Un delitto eccellente che apre scenari inquietanti. Secondo la Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria Carmine Verduci era uno degli uomini più importanti nel panorama criminale internazionale, un vero padrino che teneva i contatti tra il Canada e la Calabria per le famiglie della Locride.
Era finito nelle carte della maxi operazione “Crimine” e di quell’inchiesta, insieme a Giuseppe Commisso “il mastro”, era una delle figure più importanti per gli investigatori. Ieri però qualcuno lo ha aspettato in un parcheggio di una zona residenziale e lo ha freddato senza lasciargli scampo. La polizia regionale di York ha ricevuto una chiamata intorno alle 02 di notte. Quando i poliziotti sono arrivati ​​sul posto, hanno trovato Verduci morto nel parcheggio di un locale situato nel cuore di una zona industriale piena zeppa di imprese, molte delle quali hanno telecamere di sorveglianza. Infatti la polizia sta ora rivedendo i filmati video catturati da quelle telecamere.
Gli investigatori sono alla ricerca di due sospetti, sarebbero due maschi bianchi, uno dei quali sarebbe basso con indosso una felpa nera o grigia e pantaloni larghi di colore scuro. Secondo le prime indiscrezioni le riprese video avrebbero catturato anche l’immagine di una Honda Civic grigia allontanarsi dal parcheggio intorno all’ora del delitto. Quello di Carmine Verduci è senza dubbio uno degli omicidi più “pesanti” della guerra criminale che si sta scatenando oltre Oceano, una guerra che vede sempre più all’angolo le famiglie siciliane, compresi i Rizzuto in caduta libera, e vede invece uno scontro cruento tra gruppi calabresi.
Infatti secondo le informazioni che trapelano dagli ambienti investigativi il posto della potente famiglia Rizzuto sarebbe oramai di diritto in mano ad un gruppo di famiglie calabresi che si stanno scontrando con altri gruppi di clan calabresi per il controllo di tutto l’Ontario e il Quebec. Sullo sfondo il traffico internazionale di droga e gli interessi, gli enormi interessi, che stanno dietro la cocaina. E di fiumi di coca che transitavano dal Sud America al Canada e negli Stati Uniti secondo le polizie di mezzo mondo Carmine Verduci era a conoscenza.
Ricercato in Italia per l’inchiesta “Crimine” viveva in una confortevole villa a Woodbridge e possedeva una fattoria in Nuova Caledonia. Per l’Antimafia reggina Verduci manteneva i contatti tra le ndrine italiane in Canada e quelle calabresi. Proprio la sua presenza ad una riunione dei clan calabresi, il 12 febbraio 2008, avrebbe insospettito gli investigatori attirando l’attenzione sui rapporti Italia-Canada. Nel rapporto degli inquirenti italiani, si fa anche cenno ai due centri di potere mafioso: Toronto e Montreal. Un rapporto dettagliato che ben descrive l’organizzazione criminale.

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