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CATANZARO – Una storia gioiosa, la nascita di un bambino, che si trasforma dopo soli 4 giorni in un vero dramma. Così, all’ improvviso. È accaduto a Davoli, nel Catanzarese. Il piccolo Matteo perde la vita. I genitori sono distrutti dal dolore. Ma non perdono del tutto la lucidità e si rivolgono subito ai legali, Cosimo Albanese e Maria Tassone, che ora li difendono in questa storia assurda che trasuda di lacrime e dolore. 

Nel registro degli indagati sono finiti 11 sanitari, tra medici e infermieri, sia dell’ospedale di Soverato che di Catanzaro, per omicidio colposo in concorso. Ieri è stato nominato il perito di parte, Giulio Cardia, dell’Università di Messina, e il consulente tecnico della Procura, Giulio di Mizio, dell’Università Magna Graecia, che parteciperà all’esame autoptico previsto per lunedì, alle 16, a Catanzaro. Titolare del fascicolo è il pm Vincenzo Luberto. 

Tutto inizia il 30 agosto quando la coppia di Davoli si reca all’ospedale di Soverato dove la donna dà alla luce un bel maschietto, Matteo. Fila tutto liscio come l’olio e l’1 settembre mamma e figlio vengono dimessi dall’ospedale. Dopo due giorni, però il bambino sta male. Piange in continuazione. È il 3 settembre. I genitori con la nonna, esasperati da quel pianto insistente, si recano alle 6 del mattino al reparto di Pediatria di Soverato. Ma la dottoressa arriva un’ora dopo. Si rende subito conto che il neonato sta molto male. Quindi si attiva per far arrivare un’ambulanza per ricoverare il piccolo all’ospedale regionale Pugliese di Catanzaro. 

 L’attesa dell’ambulanza è lunga oltremodo. Al punto che la nonna del piccolo si mette a gridare esasperata nella sala d’attesa dell’ospedale. L’ambulanza arriva solo alle 9, 20 e alle 9,45, il piccolo viene ricoverato al nosocomio di Catanzaro. Un lasso di tempo enorme. Il primario si rende conto della gravità della situazione, ma tutto ormai è vano perchè il piccolo Matteo alle 12 muore.   

Ora inizia la battaglia legale. Gli avvocati dei genitori hanno anche chiesto una verifica su tutte le strumentazioni adoperate per soccorrere il neonato e sull’idoneità dell’ambulanza. E non si esclude che qualcosa possa non aver funzionato a dovere.

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