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Giallo per un nuovo presunto caso di malasanità. La Procura ha aperto un fascicolo su quanto accaduto

CROTONE – Morte sospetta di un neonato a Crotone, dove giovedì notte è stato spezzato il sogno di una giovane coppia. Erano pronti ad abbracciare il piccolo Gabriel, Nadia Liperoti e Vincenzo Covelli. Ma la mamma non ha mai sentito neanche il primo vagito del piccolo. La coppia ha già sporto denuncia alla Polizia e la Procura (che ha acquisito la cartella clinica) avrebbe già convocato per lunedì prossimo alcune persone tra medici e personale sanitario che ha avuto in cura la donna in quelle concitate ore di cui lei stessa parla. «Sono stata ricoverata martedì scorso ma già il venerdi precedente – ricorda – avevo fatto uno dei tanti tracciati giudicati positivi dai medici. “Tutto a posto” mi dicevano in ospedale – riferisce – ma quando martedì ne ho fatto un altro mi è stato suggerito dal ginecologo dell’ospedale il ricovero, perché c’era poca acqua in una sacca».

E’ provata ma ha tanta voglia di raccontare Nadia, che in questa vicenda vuole andare fino in fondo per capire se è stata una disgrazia o l’ennesimo caso di mala sanità. Racconta la giovane, di 33 anni, alla sua prima gravidanza, di aver trascorso i giorni fino al giovedì sera segnalando ai medici le continue perdite.

«Mi dicevano sempre che era tutto a posto – ribadisce – ma erano le mie stesse compagne di stanza, alle quali chiedevo consiglio per sapere se dovevo preoccuparmi, che mi suggerivano di rivolgermi al personale. Gente che aveva avuto già due, tre figli» sottolinea Nadia. Tutto è precipitato giovedì sera quando all’ennesimo esame di monitoraggio l’ostetrica ha allertato il medico. «I battiti si sentivano di meno» ricorda Nadia. Alla fine è stata sottoposta al cesareo.

«Mi hanno fatto la spinale, l’ho sentito il bambino quando lo hanno estratto e ho chiesto perché non piangeva. Dopo due ore di terapia intensiva dicevano che era ancora vivo, dopo la notizia della morte. Vogliamo capire esattamente cosa e perché è successo».

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