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NICOTERA (VV) – Un colpo di pistola calibro 7.65 che gli ha dilaniato il cranio. Roberto La Rosa è morto a causa della ferita d’arma da fuoco. Sul suo corpo, che presentava diverse lacerocontusioni, non sono state riscontrate ferite compatibili con l’utilizzo di altre armi bianche. 

E’ quanto è emerso dall’autopsia che l’anatomopatologa forense Katiuscia Bisogni, su incarico del sostituto procuratore di Vibo Valentia Vittorio Gallucci, ha eseguito sul corpo del giovane deceduto a seguito dell’aggressione subita sabato scorso a Nicotera, nell’abitazione di via Dispensario, dove aveva iniziato a convivere con una donna in via di separazione dal marito. Stante le lesioni riscontrate dai sanitari del 118, che alla luce della gravita delle sue condizioni avevano disposto il trasporto in elisoccorso a Catanzaro affinché fosse sottoposto ad un disperato intervento chirurgico, si era ipotizzato che fosse stato ferito mortalmente con un corpo contudente. 

Il ritrovamento di un bossolo sulla scena del crimine aveva fatto ritenere che nel corso dell’aggressione fosse stata usata anche una pistola. L’autopsia ha rivelato invece che la vittima probabilmente ha avuto una colluttazione durante la quale si sarebbe procurato le lacerocontusioni, e sarebbe stata ferito mortalmente, alle spalle, probabilmente nel tentativo di scappare. Indiziato per l’omicidio A.C., il marito della donna con la quale la vittima aveva iniziato a convivere. Irreperibile da sabato pomeriggio e attivamente ricercato dai carabinieri.
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