X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

REGGIO CALABRIA – Blitz della Direzione investigativa antimafia a Roma in zona Pantheon. La Dia ha sequestrato due noti ristoranti e arrestato un imprenditore calabrese. La Direzione distrettuale antimafia della Capitale, con provvedimento del giudice per le indagini preliminari, ha sequestrato i ristoranti “La Rotonda” ed “Er Faciolaro”, situati nella centralissima via Dei Pastini, non lontano dal Pantheon.

In manette è finito colui che è considerato il reale proprietario delle strutture, l’imprenditore calabrese Salvatore Lania, 47 anni, nato a Seminara (Reggio Calabria). L’uomo è ritenuto responsabile, in concorso con altri, dei reati di intestazione fittizia di beni. Il valore del sequestro effettuato dalla Dia è pari a circa dieci milioni di euro, mentre sono state effettuate anche diverse perquisizioni nei confronti di diverse persone indagate, tra le quali anche alcuni familiari e dipendenti di Lania.

Il nome di Salvatore Lania era già emerso nell’indagine che aveva portato al sequestro e alla successiva confisca del “Caffè de Paris”, in via Veneto, sulle infiltrazioni nella Capitale della cosca Alvaro di Sinopoli (Reggio Calabria).

LE CONDANNE PER LE INFILTRAZIONI A ROMA DEGLI ALVARO

In particolare, erano emersi rapporti tra Lania e personaggi contigui alla cosca, tutti coinvolti in un vasto commercio transnazionale di merci contraffatte, prodotte in Cina, “sdoganate” a Gioia Tauro con l’appoggio della cosca Piromalli-Molé, con destinazione finale Repubblica Ceca.

Le indagini, condotte dalla Dia di Roma, hanno consentito di individuare gli investimenti milionari effettuati in un breve lasso di tempo dall’imprenditore, assolutamente incompatibili e sproporzionati rispetto ai redditi dichiarati al fisco, dimostrando la totale assenza di elementi a giustificazione della lecita provenienza dei beni.

Oltre ai Ristoranti “La Rotonda” ed “Er Faciolaro”, è stata sottoposta a sequestro una attività commerciale di vendita di elementi di souvenir, elementi di arredo e soprammobili denominata “Mi&amp; Chi”, sempre nelle vicinanze del Pantheon. 

Lania aveva costituito società di comodo, quali la “Suriaca srl”, la “Rotonda srl”, la “Fiorenza Il Fagiolaro srl», anch’esse sottoposte a sequestro, intestate a parenti o a suoi dipendenti, per celare la reale proprietà delle attività di ristorazione ed eludere eventuali provvedimenti di sequestro a suo carico, in considerazione del suo coinvolgimento in attività di indagine. 

Oltre a Lania, sottoposto agli arresti domiciliari, sono coinvolte nell’indagine altre otto persone, tutte indagate per concorso nella intestazione fittizia dei beni.

 

 

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE