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«I 1.500 occupati in più, sia pure con gradualità e contratti diversificati, rispetto all’organico al lavoro oggi a Melfi,  che  produce  i nuovi modelli Jeep Renegade e 500X particolarmente richiesti dal mercato, devono essere accompagnati da una maggiore attenzione e un maggiore impegno da parte della Giunta Regionale – dice commento del capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale Michele Napoli – Al riguardo e’ fondamentale profondere ogni sforzo per implementare i servizi in favore dell’area industriale San Nicola di Melfi, non ancora adeguati alle novità produttive della FCA».

«La notizia dei 1.500 nuovi occupati alla Fiat di Melfi mette a tacere definitivamente il variegato mondo dei disfattisti che avevano scommesso sul fallimento degli accordi siglati con grande coraggio dai sindacati metalmeccanici», ha fatto eco il segretario generale della Fim Cisl Basilicata, Gerardo Evangelista.

Il segretario generale della Cisl Basilicata, Nino Falotico, commenta: «È un risultato straordinario che va nella direzione auspicata dalla Cisl quando firmare accordi sindacali con Marchionne era impopolare. Senza la testardaggine della Fim e della Cisl e senza gli accordi che hanno permesso a Fiat di investire sulla ristrutturazione della Sata un miliardo di euro si sarebbe realizzata la
profezia dell’ad di Fca quando disse che senza i nuovi modelli per Melfi non ci sarebbe stato nulla da fare».

«Si impone ora l’esigenza di adeguare la rete di servizi a San Nicola di Melfi, a Melfi città e nell’intera area Melfese-Vulture – sostiene il presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia Fausto De Mare – Per le attività di commercio, servizi, ristorazione, ricezione, ecc. occorre tenere conto dell’incremento di lavoratori, anche se in buona parte pendolari, e in particolare di 300 dipendenti di Cassino e Pomigliano che saranno trasferiti, sia pure temporaneamente, in Basilicata».

«Come CGIL riteniamo sia positivo l’impegno che FIAT ha assunto per lo stabilimento di Melfi utile ad invertire la tendenza negativa degli ultimi anni sul piano occupazionale. A gennaio 2014 gli occupati nello stabilimento di Melfi erano infatti 5.542 a gennaio 2015 erano scesi a 5.418. Sfidiamo FIAT a dimostrare che con le nuove assunzioni si possa rimettere al centro un modello di relazioni, dando piena agibilità a RSU da eleggere da parte di tutti i lavoratori con regole chiare e trasparenti», hanno aggiunto Angelo Summa (segretario generale CGIL Potenza) e Giuseppe Cillis (responsabile Industria CGIL Potenza).

«Riteniamo importante proseguire in collaborazione con Fiat una stagione di rilancio dell’occupazione in un settore strategico per la nostra Regione e per il Paese, chiedendo per lo stabilimento SATA certezze in termini di tecnologia e centralità nelle politiche aziendali: tutto ciò a garanzia del nostro territorio dei lavoratori e dell’economia che ne discenderà», ha detto il consigliere regionale Aurelio Pace (Popolari per l’Italia), che ha aggiunto un commento sul ruolo dei sindacati. 

«Oggi la Sata è in condizioni da permettersi di lavorare: ci sono per lo stabilimento lucano i presupposti per lavorare e bene ad agire in maniera celere con nuove assunzioni, assunzioni che siano di giovani della Basilicata i quali non possono perennemente essere destinati al precariato a vita», hanno dichiarato per l’Ugl Giuseppe Giordano e Giovanni Tancredi

 

 

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