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SANTA CATERINA (CZ) – Alle 4 del mattino in località “Miloti”, 83 emigranti di origine indiana, siriana e afgana (mentre l’unica donna sarebbe del Nepal) sono sbarcati sulla costa di Santa Caterina. L’ultimo sbarco risale a tre mesi fa. L’allarme,questa volta, è scattato dopo la telefonata di un camionista, che aveva notato gruppi di migranti sulla linea ferrata e sulla statale 106. Un primo gruppo di circa 65 migranti, dopo essere stato intercettato tra S. Caterina, Guardavalle e Badolato, è stato trasferito nella piazzetta antistante la delegazione municipale di S. Caterina Marina e successivamente nell’ex scuola elementare del Borgo, trasformata in centro d’accoglienza.Poco dopo le forze dell’ordine rintracciavano nelle campagne circostanti altri 18 clandestini, anche loro accompagnati nel centro di accoglienza. Pare che gli emigrati abbiano dapprima toccato le coste greche e da lì,con un peschereccio, sono giunti sulle coste calabre. L’imbarcazione, arenatasi sulla spiaggia, è stata successivamente trainata dalla guardia costiera nel porto di Roccella. 

“Santa Caterina è diventata terra di frontiera – ha dichiarato il sindaco, Domenico Criniti – per questi disperati che lasciano le loro famiglie, che sbarcano sulle nostre coste sognando la libertà e un avvenire migliore. Vogliamo strutturare un progetto che non si limiti alla sola accoglienza, ma anche a far integrare i migranti nel tessuto sociale e nel mondo del lavoro,se desiderano rimanere e chiedere asilo politico. Noi abbiamo una grande risorsa sul nostro territorio, migliaia di ettari di terreni abbandonati, non coltivati, vigneti ed uliveti. L’utilizzo di queste braccia consentirebbe una rivalutazione del territorio, salvaguardandolo anche dal dissesto idrogeologico”.

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