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POTENZA – E’ stato assolto «perché il fatto non sussiste» il consigliere comunale d’opposizione di Balvano Vincenzo Teta, imputato di oltraggio a pubblico ufficiale per alcune frasi rivolte al sindaco durante la seduta dell’assise municipale del 5 febbraio del 2012.
Lo ha deciso il Tribunale di Potenza accogliendo la richiesta avanzata in tal senso anche dall’accusa, dopo il deposito delle trascrizione dell’audio di quella seduta periziato dai consulenti della difesa.

Teta era accusato di aver offeso «l’onore e il prestigio» del primo cittadino Costantino Di Carlo accennando in un discorso a una questione di case e di contratti rinnovati dall’amministrazione. Affermazioni che avevano immediatamente suscitato la reazione del sindaco, con richieste di chiarimenti e preannunci di azioni giudiziarie. Quindi la denuncia con tanto di video della seduta filmato dal pubblico allegato alla stessa.

«Per me è finito un incubo». Ha commentato Teta dopo la lettura del verdetto. «Erano più di tre anni che vivevo angosciato e non nascondo che non riuscivo più ad espletare con serenità e compiutamente il mio mandato di consigliere comunale, proprio perché temevo di subire altre denunce da parte del sindaco».

Teta parla di «un tormento anche personale, per essere stato accusato veramente ingiustamente solo perché esprimevo il mio pensiero su questioni di carattere generale, come continuerò a fare sempre e comunque, rincuorato dal riconoscimento in Tribunale della mia innocenza, interpretando quello dei miei concittadini. Anche quando le questioni, in apparenza, non hanno un riscontro elettorale immediato, come lo sfruttamento delle risorse di cui Balvano è ricca».

Teta ringrazia anche i suoi legali Donatello Cimadomo e Paolo Loruzzo che «hanno dimostrato una sensibilità e un affetto non comune in questa vicenda».

Durante la loro discussioni i due legali si erano soffermati a lungo sul legittimo esercizio del diritto di critica politica da parte del loro assistito, chiedendo che per questo fosse assolto.

A insistere per la condanna e il risarcimento del danno inflitto al primo cittadino, invece, era stato il solo legale di Di Carlo, costituitosi come parte civile tramite l’avvocato Giampaolo Carretta.

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