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COSENZA – A poche ore dallo scoccare della mezzanotte dell’ultimo dell’anno, la Guardia di finanza ha sequestrato, in sette distinte operazioni nella provincia di Cosenza, due tonnellate e mezza di materiale pirico illegalmente detenuto. Hanno operato i finanzieri del Gruppo di Sibari, della Compagnia di Rossano, della Tenenza di Corigliano Calabro e quella di Scalea. 

La prima attività, eseguita dai baschi verdi del Gruppo di Sibari, ha portato al sequestro di 960 kg di botti trovati a bordo di un furgone. Il proprietario si era appena approvvigionato dal napoletano. Il secondo sequestro è stato eseguito dai finanzieri di Rossano a Crosia. Anche in questo caso a bordo di un autoveicolo il cui conducente non è stato in grado di fornire alcuna spiegazione. Il peso dei fuochi artificiali ammonta a 186 kg per 108 pezzi e 2.604 bocche di fuoco. Il conducente è stato denunciato alla Procura di Castrovillari.
Anche nel terzo caso il materiale esplodente è stato trovato a bordo di un furgone, caricato al punto da toccare quasi a terra con il vano posteriore. I finanzieri di Rossano hanno trovato 480 kg di botti. C’era una donna invece alla guida del mezzo sottoposto a controllo dalle Fiamme gialle a Corigliano Calabro, con un carico di 367 kg di fuochi artificiali. E ancora a Rossano sono stati intercettati altre due automobili con 195 e 109 kg di materiale pirico, pari nel primo caso a 1193 pezzi e 3210 bocche di fuoco, nel secondo a 1193 pezzi e 1608 bocche di fuoco. Entrambi i conducenti sono stati denunciati alla Procura di Castrovillari. 
Sulla costa tirrenica, infine, i finanzieri di Scalea hanno scoperto in un appartamento a Buonvicino cento kg di fuochi d’artificio di fabbricazione artigianale. I nomi dei botti variano da Pirofantasia a Bizzarro, a Molo di Venezia. E ancora Mega Bombard, Rambo 31K, Vulkan e Notte di fuoco.
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