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BOVALINO (RC) – E’ Bruno Ferrò, di 37 anni, di Natile di Careri, già noto alle forze dell’ordine per traffico di droga, l’uomo sottoposto a fermo da personale del Commissariato di Bovalino della polizia con l’accusa di essere l’assassino di Alfredo Izzo. L’uomo, secondo l’accusa, è l’autore materiale dell’omicidio. Ferrò avrebbe sparato quattro colpi di fucile caricato a pallettoni contro Izzo, due dei quali hanno raggiunto al volto la vittima mentre si trovava sulla porta di casa dove era ristretto ai domiciliari.   Ferrò è stato portato nel carcere di Locri in attesa dell’udienza di convalida davanti al gip del Tribunale di Locri. Una vera e propria svolta, quindi, nelle indagini per l’omicidio di Izzo, 30 anni, freddato lo scorso venerdì 5 aprile a Bovalino. Izzo venne ucciso nel cortile di casa, intorno alle 21.30 sulla provinciale che porta a Platì. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, qualcuno attirò Izzo fuori dall’abitazione, considerato che la vittima era detenuto agli arresti domiciliari, uccidendolo appena fuori.  Nel 2011 Izzo era stato fermato dai carabinieri del comando provinciale di Siracusa, insieme ad un’altra persona, mentre in un’area di servizio stavano spacciando 500 grammi di cocaina. 

 

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