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REGGIO CALABRIA – Ci sarebbe un movente passionale all’origine dell’omicidio di Cesar Marian Pirvu, il romeno di 36 anni ucciso lunedì scorso a Reggio Calabria. Per l’omicidio gli agenti della squadra mobile hanno fermato tre connazionali della vittima, Doru Popoinete, di 36 anni; Ioan Marius Tican (26) ed Alin Chirila (20).

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Le indagini, dirette dal sostituto procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Massimo Baraldo, avevano portato, a poche ore dall’omicidio, al fermo di Chirila e successivamente, in un appartamento di Locri, sono stati rintracciati anche Popoinete e Tican che si erano resi inizialmente irreperibili.

Gli agenti della squadra mobile hanno anche arrestato Magdalena Szekely, di 37 anni, e Domenico Rinaudo (47), accusati di favoreggiamento. La minuziosa ricostruzione fatta dagli investigatori della Squadra Mobile ha consentito di ricostruire il contesto in cui è maturato l’omicidio. Secondo l’accusa l’omicidio sarebbe riconducibile a motivi di gelosia. Il Popoinete avrebbe infatti infastidito la fidanzata della vittima e, alla richiesta di chiarimenti di quest’ultimo, ne sarebbe scaturita una violenta colluttazione in cui la vittima sarebbe stata inizialmente aggredita con una bottiglia rotta e successivamente con un coltello.

Pirvu, durante l’aggressione, è stato più volte colpito alle spalle mentre cercava di fuggire dopo aver capito che era in grave pericolo.

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