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Una crudeltà assurda quella consumatasi su via Vittorio Emanuele, luogo in cui Gianluca Bevilacqua ha investito e ucciso Emiliana Cupone, travolgendola ripetutamente con la sua auto; passandole e ripassandole addosso. Ed è stato grazie ad alcune videoriprese che hanno immortalato il numero di targa dell’auto a far sì che dopo alcune ore, ciò che sembrava essere un classico incidente stradale a opera di un pirata della stradaun omicidio volontario aggravato dalla crudeltà e dai futili motivi. Con questa accusa è stato infatti arrestato il 34enne di origine zingara con precedenti penali per violenza che sabato mattina intorno alle 7 e 30, con la sua “Golf” blu ha investito più volte la 52enne sulla strada che collega il centro di Roggiano Gravina con lo Scalo di San Marco. Il fermo di indiziato di delitto e il successivo arresto gli sono stati notificati all’ospedale Annunziata di Cosenza, nel reparto di psichiatria dove si era ricoverato. Secondo gli inquirenti il gesto di Bevilacqua sarebbe scaturito da una discussione nata per futili motivi che lo ha portato a uccidere la donna , con problemi psicofisici che l’avevano resa invalida civile. Ad aggravare la condizione penale del 34enne c’è anche la “crudeltà” con la quale ha agito. Il sindaco di Roggiano, Ignazio Iacone, appresa la notizia, ha dichiarato indignazione per quanto accaduto. A nome dell’intera amministrazione, ha fatto sapere che nei prossimi giorni sarà organizzata una manifestazione pubblica contro “il muro del silenzio” da parte dei possibili testimoni che intralcia il lavoro degli inquirenti che hanno dovuto faticare per ricostruire la dinamica del fatto proprio per la reticenza iniziale della gente. Nel giorno dei funerali della vittima, che si celebreranno dopo che la procura avrà fatto eseguire l’autopsia, sarà proclamato il lutto cittadino.

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