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Questa mattina, dopo una serie di ricorsi e rinvii, Danilo Restivo è comparso nell’aula 2 della Crown Court di Winchester per presenziare alla prima udienza vera e propria del processo che lo vede coinvolto: per l’accusa ha ucciso – il 12 novembre del 2002 – Heather Barnett. Di quell’omicidio Danilo Restivo ha detto di non saperne nulla. Il processo inglese, in ogni caso, rappresenta anche una sorta “d’introduzione” al caso Elisa Claps, la studentessa potentina assassinata nel 1993. I pm inglesi hanno infatti chiamato a deporre molti testi italiani e hanno incluso nel loro dossier diversi elementi emersi dalle indagini condotte dai colleghi di Salerno. Il giudice Burnett ha infatti chiesto chiaramente ai giornalisti presenti in aula di non rendere pubbliche molte delle informazioni discusse in aula «per evitare d’influenzare la giuria popolare». Che tra oggi e domani presterà giuramento e inizierà ad ascoltare ciò che accusa e difesa hanno da dire. In tutto il processo durerà circa otto settimane. Vista, però, la delicata natura del caso, il giudice ha chiesto ai «candidati» di tenersi a disposizione sino alla «seconda settimana di luglio». Alla fine del procedimento di selezione i giurati saranno in tutto 12. E sono loro che dovranno stabilire se Restivo è colpevole o meno dell’omicidio della sarta inglese. Burnett ha però concesso l’uso di Twitter in aula. «Se usato in modo discreto e accurato – ha annotato – questo strumento di comunicazione può aiutare il corso della giustizia e l’accuratezza del processo». Restivo, come al solito, ha assistito al balletto tra accusa – rappresentata dai pm Michael Bowes e Roger Climie – e difesa – coordinata dall’avvocato David Jeremy – avvalendosi dell’opera di un traduttore. Valeria Malandra. Giacca scura, camicia azzurra e cravatta troppo corta, Restivo ha seguito attentamente l’udienza, chiacchierando amabilmente con la sua traduttrice nelle diverse pause imposte dal giudice per risolvere alcune questioni procedurali. Né il fratello di Elisa, Gildo, né la madre, Filomena, erano presenti in aula. Gildo perché figura nella lista dei testimoni e come tale non può assistere al dibattimento. Lunedì prossimo sarà il giorno della requisitoria d’apertura dell’accusa che ha acquisito dai colleghi italiani importante materiale probatorio. E si capirà finalmente cosa hanno raccolto, dopo otto anni d’indagini, gli investigatori inglesi.

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