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Al termine di una camera di consiglio durata poco più di un’ora, la Corte di Assise di Potenza ha condannato oggi all’ergastolo Vicenzo Ruberto, di 53 anni, accusato di complicita nell’omicidio dell’avvocato Francesco Lanera, assassinato nel suo studio – a Melfi (Potenza) – il 10 aprile 2003. Ruberto è padre di Michele Ruberto, di 29 anni, condannato dal giudice dell’udienza preliminare di Melfi, il 22 dicembre 2009, a una pena di 18 anni e sei mesi di reclusione, al termine di un processo che si svolse con il rito abbreviato. Per Vincenzo Ruberto il pm aveva chiesto l’ergastolo. Oltre a tale pena, la Corte di Assise di Potenza ha disposto per l’imputato l’isolamento diurno per un anno e una provvigionale di centomila euro a favore dei familiari della vittima. L’assassinio dell’avvocato Lanera – ferito mortalmente con alcuni colpi di pistola – fu deciso da Vincenzo e Michele Ruberto per una parcella ritenuta troppo alta: padre e figlio furono arrestati il 9 gennaio 2009, al termine di indagini svolte da un nucleo investigativo interforze.

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