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Ha urlato dalla macchina alle persone che vedeva sulla banchina di chiamare i carabinieri perchè forse aveva compreso le intenzioni del marito oppure il coniuge l’aveva informata del gesto che andava a compiere: lanciare la loro auto in mare per morire annegati. È quanto è accaduto ieri, nel primo pomeriggio a Crotone, dove Pasquale Lumare, di 60 anni, e la moglie Caterina Criscuolo, di 50 anni, sono annegati nelle acque del porto dopo che la loro auto, una Volkswagen Passat, è finita in mare.
Un gesto volontario da parte dell’uomo, secondo le prime indagini dei carabinieri che hanno raccolto le testimonianze di chi ha assistito alla scena. Marito e moglie stavano insieme fin dai tempi delle scuole superiori. Negli ultimi anni, la donna si era ammalata, diventando paralitica. Per lui, secondo quanto accertato dagli investigatori, lo stato della moglie era un dolore troppo grande da sopportare. E così, ieri, ha guidato sino al porto con la moglie al fianco e giunto sulla banchina, mentre la donna chiedeva aiuto, ha salutato con la mano un conoscente ed ha ingranato la retromarcia facendo finire la vettura in acqua.
La scena è stata vista da numerosi testimoni che si sono subito gettati in mare nel tentativo di salvare la coppia. Uno è arrivato vicino al finestrino, ma è stato allontanato da Lumare che aveva anche chiuso le portiere.
Un altro soccorritore, in un estremo tentativo, ha legato al paraurti una corda di fortuna che è stata poi agganciata ad un’auto dei carabinieri, nella speranza di non fare inabissare l’auto. Ogni sforzo, però, è stato vano e la corda si è spezzata non riuscendo ad impedire la discesa sul fondo della Passat. Solo i sommozzatori dei vigili del fuoco sono riusciti poi a raggiungere il mezzo, ma quando hanno infranto i finestrini, per marito e moglie è stato troppo tardi. L’auto è stata poi recuperata da una gru dei vigili del fuoco.

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