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CATANZARO – Sono stati celebrati all’alba, ed in forma strettamente privata, i funerali di Domenico Bevilacqua, alias “Toro seduto”, l’uomo di 54 anni ucciso in un agguato giovedì scorso a Catanzaro (LEGGI L’ARTICOLO SULL’OMICIDIO). La decisione è stata presa dal questore di Catanzaro Giuseppe Racca.

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Bevilacqua era considerato il capo indiscusso della comunità rom del capoluogo di regione che ha proprio nel quartiere Aranceto teatro dell’agguato una delle sue storiche roccaforti. Rimasto coinvolto in diverse inchieste come presunto referente della ‘ndrangheta nella gestione delle attività illegali, soprattutto droga e estorsioni, gestite in complicità con i rom nella zona sud della città di Catanzaro, “Toro seduto” è stato ucciso da due persone che gli hanno sparato contro almeno sette colpi di pistola, due dei quali sono risultati fatali.

LEGGI LE IPOTESI INVESTIGATIVE

Gli investigatori della squadra Mobile, che conducono le indagini, non escludono alcuna ipotesi per il movente del delitto, dalla vendetta ad una lotta di potere interna alla criminalità.

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