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PAOLA – Il paziente protagonista della vicenda in passato è stato sottoposto a ben 12 interventi chirurgici. Negli ultimi mesi sta combattendo contro alcuni disturbi intestinali, che hanno già richiesto una prima operazione, l’asportazione di un polipo. Come se non gli bastassero le preoccupazioni per il suo stato di salute adesso deve fare anche i conti contro le lungaggini della sanità. Per una visita oncologica, al fine di verificare se effettivamente l’ultimo l’intervento ha evitato la formazione di un tumore al colon, sta attendendo quasi tre mesi.

A vivere la disavventura, facilmente immaginabile il suo stato di apprensione in queste settimane di attesa, è un signore paolano di 78 anni, F.G., che stanco di essere anche vittima delle liste d’attesa ha deciso di raccontare la sua triste storia, speranzoso di ottenere una mano d’aiuto. 

L’anziano, dal 1994 ha subito ben 12 operazioni chirurgiche. E non si tratta di cose da niente, purtroppo per lui e per i suoi familiari. Tra gli interventi più gravi che ha dovuto subire figurano infatti l’asportazione di un rene e della prostata, che gli comportano oggi accurati e frequenti controlli.

Negli ultimi tempi, in seguito a fastidi intestinali, tra cui una considerevole perdita di sangue, il paziente è stato sottoposto lo scorso 27 giugno a colonscopia, l’esame con cui si controlla appunto il colon. Nel corso dell’accertamento con la sonda il medico gli ha individuato un polipo, una crescita anormale di tessuti intestinali che può tramutarsi in tumore. Si è così deciso di intervenire nell’immediatezza, asportando il polipo stesso. L’operazione ha sortito in pieno gli effetti sperati, ma purtroppo non sempre in questi casi si riesce a prevenire conseguenze tumorali. Determinante a fini diagnostici è anche l’esame istologico del pezzo di tessuto asportato.

Qui inizia l’ultima parte della disavventura di F.G. Dopo che il medico di famiglia ha preso atto delle risultanze di quest’ultimo accertamento prescrive al paziente, in data 6 agosto 2012, una visita oncologica. Lo stesso si reca così all’ospedale di Paola dopo tre giorni e apprende che il medico specialista in materia tumorale potrà visitarlo soltanto il prossimo 31 ottobre.

“Per una persona senza problemi di salute regressi – ha commentato l’anziano signore – non sarebbe stato un problema attendere qualche mese, ma forse qualcuno ha dimenticato che io dal 1994 ho subito 12 interventi, tra cui l’asportazione di un rene e della prostata. Ho chiesto un parere a quattro medici diversi che mi hanno detto che è inaccettabile attendere così a lungo per la visita”.

Adesso F.G. è in evidente stato di apprensione. In queste interminabili settimane è attanagliato dall’allarme cancro che non gli sta consentendo di vivere un’estate serena a lui e ai suoi familiari.

In un periodo di riorganizzazione della sanità l’abbattimento delle liste d’attesa deve essere un obiettivo prioritario. Non è giusto che un anziano, già con problemi di salute vari, debba patire questo immeritato calvario. Gli basta già l’accanimento della cattiva sorte nei suoi confronti. ma purtroppo questi problemi sono all’ordine del giorno in tutti gli ospedali, tranne poi diventare degli assurdi casi limite lunghi 3 mesi.

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