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COSENZA – Una nuova perizia nello stabilimento della ex Marlane di Praia a Mare è stata chiesta stamani dal pm Roberta Carotenuto nel processo che si celebra davanti ai giudici del Tribunale di Paola a carico di 13 ex responsabili e dirigenti dello stabilimento accusati di omicidio colposo per la morte di lavoratori dello stabilimento.   L’udienza è stata incentrata sulle richieste delle parti in  merito al controesame dei testimoni che saranno chiamati a deporre. I presidente del Tribunale ha poi concesso un nuovo termine alla difesa sulle contestazioni suppletive avanzate dal pm che fanno riferimento a costituzioni di parti lese di operai poi deceduti in questi anni. La prossima udienza è stata fissata per il 20 luglio.   

Mentre nel tribunale si celebrava il processo, fuori familiari degli operai morti hanno esposto alcuni striscioni, su uno dei quali era scritto «Marlane-Marzotto: è ora di fare giustizia».   Il processo, che ha stentato ad iniziare e si è caratterizzato per sei rinvii in un anno, è scaturito da un’inchiesta della Procura di Paola andata avanti per oltre dieci anni. Secondo l’accusa, le morti per tumore degli operai sarebbero state provocate dall’inalazione dei vapori emessi nella lavorazione dei tessuti, in modo particolare nel reparto di tinteggiatura dello stabilimento Marlane, dismesso anni fa. 

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