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CORIGLIANO – Un operaio, B. C., dipendente di una ditta che lavora per conto di Enel Distribuzione, mentre operava al ripristino di cavi interrati nel Comune di Corigliano è stato investito da una violenta, improvvisa e inaspettata scarica elettrica. Il fatto è accaduto nel pomeriggio di mercoledì. A darne notizia sono il segretario generale di Uil Tec Cosenza, Benedetto Martino, e quello di Uil Tec Calabria, Gino Campana. 

«Un infortunio – commentano – che per miracolo non ha tolto la vita al lavoratore ma che ha provocato ustioni di 4 grado alle braccia e al volto, secondo le notizie che abbiamo appreso. Non è possibile che con tutte le procedure che si applicano su questo tipo di attività si registrino incidenti di questo tipo». I due segretari, oltre a ribadire vicinanza al lavoratore e ai suoi familiari, ribadiscono che gli incidenti «avvengono in coincidenza con l’aumento dei numeri di guasti, e allo stress a cui i lavoratori Enel Distribuzione operano in Calabria e questo dovrebbe far riflettere di più tutti. Tolleranza zero sulla sicurezza, noi continuiamo a sostenere questo». «Il numero di ore di straordinario effettuato dai lavoratori Enel Distribuzione continua ad aumentare e aumenta la “fretta” che viene data a chi opera, così come aumenta la durata giornaliera di ore lavorate. Non è più accettabile che una provincia come quella di Cosenza e tutta la regione Calabria sia costantemente sotto organico ed ovviamente le ripercussioni si verificano anche su chi lavora al fianco del personale Enel Distribuzione: i lavoratori delle ditte appaltatrici. Dobbiamo tornare a discutere – dicono – sul superamento degli orari di lavoro normali e sul superamento dei limiti del lavoro straordinario come più volte abbiamo detto all’Enel Distribuzione. Il personale delle ditte appaltatrici necessita di più attenzione, controlli e formazione, non si può più aspettare. La responsabilità diretta e indiretta deve far capo ancora di più a chi dà i lavori in appalto così come continuiamo a non capire perché questi lavoratori che operano per le ditte appaltatrici abbiano un contratto metalmeccanico mentre operano perennemente su un settore elettrico e questo con tutto quello che ne consegue. Ci vediamo dolorosamente costretti a richiamare l’attenzione della società civile sugli aspetti qualificanti di una vicenda che, purtroppo, rischia di passare inosservata, messa in ombra dalla tragicità del quotidiano bollettino degli “infortuni sul lavoro”. La garanzia dell’incolumità di quanti operano quotidianamente con impegno e dedizione assoluti, non può trasformarsi in tragedia e non ci si può sempre appoggiare al senso di dovere, al senso di responsabilità dei lavoratori Enel e delle ditte appaltatrici per consentire una ripresa rapida di un servizio pubblico come l’energia elettrica per poi incorrere in tali situazioni».
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