X
<
>

Condividi:
1 minuto per la lettura

CATANZARO – Quarantadue condanne – a pene comprese fra 7 anni e mezzo e 8 mesi di reclusione, e tutte con sostanziose multe – e tre assoluzioni totali sono state sentenziate oggi dal giudice dell’udienza preliminare distrettuale di Catanzaro al termine dei quarantacinque giudizi abbreviati a carico di altrettante persone coinvolte nell’operazione antidroga denominata “Double fault”, condotta dalla Polizia all’alba del 2 ottobre 2012 contro una presunta associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti. Il giudice, Maria Rosaria Di Girolamo, ha riconosciuto colpevoli la maggior parte degli imputati – contestualmente assolti per alcuni capi d’accusa -. 

Il pubblico ministero, il 3 ottobre al termine della requisitoria, aveva chiesto quarantacinque condanne a pene comprese fra 20 e 1 anno e 4 mesi di reclusione. Con l’operazione “Double Fault” sono stati sequestrati oltre un chilo di cocaina, 400 grammi di eroina, una pistola calibro 22, una pistola a tamburo calibro 38, un fucile mitragliatore Ak-47 kalashnikov e un fucile da caccia calibro 12. 
Le indagini hanno permesso di far luce sull’intera organizzazione che si nascondeva all’interno del quartiere Germaneto, a Catanzaro, e si avvaleva di una fitta rete di spacciatori e numerose donne che spesso occultavano la droga in carrozzine e passeggini. Gli investigatori hanno parlato di una piazza dello spaccio che poteva contare su oltre cento clienti al giorno, provenienti anche da fuori provincia, che era controllata dai rom catanzaresi, e con giovani armati di pistola a fare la guardia sulle due uniche strade di accesso. Una sorta di “fortino” che però le forze dell’ordine sono riuscite ad espugnare, piazzando telecamere che hanno ripreso le operazioni di smercio degli stupefacenti, e costruendo un impianto accusatorio confermato anche dalle dichiarazioni degli acquirenti.
Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE