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VIBO VALENTIA – Operazione antidroga dei Carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia che stanno eseguendo in questi minuti 13 misure cautelari nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili di spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti. L’inchiesta, denominata “Eolo”,  è stata avviata nel mese di luglio a seguito delle richieste di aiuto di alcuni genitori di tossicodipendenti che volevano impedire ai figli di drogarsi. Gli accertamenti, caratterizzati da servizi di osservazione, pedinamento e controllo (Opc)  hanno consentito agli uomini dell’Arma coordinati dalla Procura della Repubblica di Vibo di scoprire come lo spaccio di droga nella frazione Marina del capoluogo di provincia avvenisse alla piena luce del sole. Il “modus operandi” consisteva nello spacciare lo stupefacente (cocaina e marijuana in particolare) nei vari bar del centro abitato, cortili dei condomini ed addirittura recapitando a domicilio le dosi, alle volte arrivando agli incontri in bicicletta per dare meno nell’occhio. Il tutto con l’ovvio scopo di  evitare i controlli delle forze dell’ordine.  Tra le persone coinvolte anche un ex-vigile del fuoco volontario che incontrava i propri clienti in divisa convinto che così non sarebbe stato perquisito dalle forze dell’ordine. I provvedimenti emessi sono stati 3 in carcere, 6 ai domiciliari e 4 obblighi di firma. Molti dei soggetti sono insospettabili con avviate attività commerciali, tra loro anche un bidello. E’ la terza vasta operazione antidroga che viene condotta dalle forze dell’ordine nel territorio vibonese nel giro di poco più di un anno. In passato, infatti, altre due inchieste “Ghost” e “Ragazzi in erba” avevano viste coinvolte rispettivamente 45 e 26 persone accusate, nel primo caso di traffico di droga, e nel secondo di spaccio, specialmente nel territorio di Pizzo calabro, distante 5 km da quello di Vibo Marina, teatro della vicenda che si è conclusa stamani. Il processo “Ghost” celebrato con rito abbreviato scelto da 32 imputati ha portato, nel marzo scorso, alla condanna di 24 persone, ad una pena complessiva di 103 anni di carcere. Per quanto concerne “Ragazzi in erba” la procura vibonese ha chiuso l’indagine a dicembre scorso e adesso dovrebbe formulare le eventuali richieste di rinvio a giudizio o di proscioglimento per gli indagati. Tuttavia, ulteriori dettagli sull’indagine “Eolo” verranno forniti nel corso di una conferenza stampa in programma alle 11,30 presso la Procura di Vibo.

GLI INDAGATI

Ciconte Domenico (Detto Mimmo) – Obbligo di firma

(Residente a Vibo Marina e nato a Vibo Valentia il 25/08/1961)

Comito Andrea – Obbligo di firma

(Residente a Porto Salvo nato a VIbo Valentia il 22/08/1992)

Comito Giuseppe – Arrestato ai domiciliari

(Residente a Porto Salvo e nato a Tropea il 13/10/1980)

Florio Leonardo Francesco Raffaele (detto Leo) – Arrestato in carcere

(Residente a Bivona e nato a Vibo Valentia il 15/07/1964)

Francolino Francesco Iconio – Arrestato ai domiciliari

(Residente a Cessaniti e nato a Vibo Valentia il 30/06/1968)

Gramendola Nicola (detto Cola) – Arrestato ai domiciliari

(Residente a Vibo Marina e nato a Vibo Valentia il 15/11/1972)

Lo Bianco Francesco – Arrestato ai domiciliari

(Residente a Porto Salvo e nato a Vibo Valentia il 27/04/1974) 

Lo Iacono Mario (detto chi chi) – Arrestato in carcere

(Residente a Vibo Marina e nato a Catanzaro il 21/07/1981)

Mantella Salvatore (detto “U Gusciu”) – Arrestato ai domiciliari

(Residente a Vena Superiore e nato a Vibo Valentia il 07/10/1974)

Mastruzzo Ivan – Arrestato ai domiciliari

(Residente a Preitoni di Nicotera e nato a Cinquefrondi (RC) il 18/09/1988)

Meddis Saverio – Arrestato in carcere

(Residente e nato a Vibo Valentia il 16/05/1988)

Profiti Davide – Indagato senza misure

(Residente a Vibo Marina e nato a Vibo Valentia il 07/08/1988)

Pulicari Rosario Vittorio – Obbligo di firma

(Residente a Vibo Valentia e nato a Soriano Calabro il 12/04/1993)

Sciarrone Domenico – Obbligo di firma

(Residente a Longobardi e nato Vibo Valentia il 04/05/1989)

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