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CATANZARO – Si è concluso con sedici condanne ridotte, un’assoluzione e la conferma di altre decine di pene già inflitte il processo di secondo grado per gli imputati coinvolti nella maxi operazione antidroga della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro battezzata «Rinascita», giudicati con rito abbreviato. Il sostituto procuratore generale, Marisa Manzini, aveva chiesto la condanna per quattro persone completamente assolte in primo grado, un aggravio di pena per altre sei, e la conferma della prima sentenza di condanna per altre quarantatrè persone. Ma la Corte d’appello presieduta da Palma Talerico (consiglieri Alessandro Bravin e Isabella Russi) ha deciso per numerosi sconti di pena, sia pur lievi, per via di assoluzioni per singole contestazioni, o per prescrizioni di alcune di esse, o per effetto della continuazione fra i reati contestati a singoli imputati. 

Più in dettaglio, è stato completamente assolto Francesco Passalacqua già condannato a 2 anni di reclusione e 6.600 euro di multa, che il pg aveva chiesto di confermare. Pene ridotte per: Domenico Abbruzzese a 2 anni 4 mesi di reclusione e 5.000 euro di multa (il pg aveva chiesto la conferma della condanna di primo grado a 7 anni e 4 mesi); Guglielmo Berlingieri, a 13 anni 11 mesi e 20 giorni e 1.600 euro di multa (il pg aveva chiesto di aumentare la prima condanna da 14 anni di reclusione e 1.600 euro di multa, a 16 anni e 1.600 euro); Roberto Berlingieri a 7 anni e 2 mesi e 23.760 euro (chiesta conferma di 7 anni e 6 mesi e 24.00 euro); Silvano Berlingieri a 8 anni 4 mesi e 29.200 euro (il pg aveva chiesto aggravio da 8 anni e 6 mesi e 30.000 euro a 10 anni e 30.000 euro); Fiore Bevilacqua a 4 anni 6 mesi e 19.400 euro (chiesta conferma 5 anni e 20.000 euro); Franco Simone Bevilacqua a 6 anni 2 mesi 16.600 euro (chiesta la conferma di 9 anni e 1.600 euro); Giovanna Bevilacqua a 10 mesi e 1.200 euro (chiesta conferma di 2 anni e 6.600 euro); Anna Latelli a 2 anni 9 mesi e 14.000 euro (chiesta conferma di 5 anni); Santo Mirarchi a 1 anno 2 mesi e 2.000 euro (chiesta conferma di 2 anni e 3 mesi e 7.500 euro); Marisa Passalacqua a 4 anni 6 mesi e 17.900 euro (chiesta conferma di 4 anni e 10 mesi e 18.000 euro); Domenico Strangio a 4 anni e 19.000 euro (chiesta conferma di 7 anni e 6 mesi); Nicola Vetrano a 4 anni 10 mesi e 19.400 euro (chiesta conferma di 5 anni e 20.000 euro); Domenico Berlingieri a 7 anni e 10 mesi (chiesta conferma di 8 anni); Nuccio Berlingieri a 19 anni e 10 mesi e 5.000 euro (il pg aveva chiesto un aggravio da 20 anni e 5.000 euro a 21 anni e 6 mesi e 5.000 euro); Domenico Bevilacqua a 10 mesi e 1.200 euro (chiesta conferma di 1 anno e 10 mesi e 6.000 euro); Alessandro Passalacqua a 8 mesi e 1.000 euro (chiesta conferma di 2 anni e 6.600 euro). La sentenza di primo grado è stata confermata nel resto. Rimangono dunque ferme le assoluzioni di Guglielmo Marziano, Rosa Sacco, Giovanna Margarita, e Salvatore Vetrano, per i quali il pg aveva chiesto rispettivamente 12 anni, 10 anni, 10 anni e 14 anni di reclusione. Invariate inoltre le condanne di Cosimo Abbruzzese a 10 anni di reclusione (il pg aveva chiesto di aumentarla a 12 anni); Enzo Abruzzese, a 7 anni e 4 mesi (il pg aveva chiesto di aumentarla a 9 anni); Romina Passalacqua (classe ’75), 8 anni e 6 mesi e 30.000 euro di multa (il pg aveva chiesto di aumentala a 10 anni e 30.000 euro. Restano infine confermate, come ha chiesto anche il pg, tutte le altre condanne, e in particolare di: Antonio Abbruzzese alla pena di un 1 anno e 10 mesi di reclusione e 6.000 euro di multa; Francesca Abbruzzese a 12 anni; Giovanni Abbruzzese a 4 anni e 6 mesi e 16.000 euro di multa; Luciano Abbruzzese (cl. 1981) a 10 anni; Luciano Abbruzzese (cl. 1985) a 1 anno e 10 mesi e 6.000 euro di multa; Armando Berlingieri a 5 anni e 20.000 euro; Eleonora Lucia Berlingieri a 4 anni e 6 mesi e 16.000 euro; Luciano Berlingieri a 1 anno e 4.000 euro; Marcello Berlingieri a 10 anni; Maro Berlingieri a 9 anni e 4 mesi; Luciano Bevilacqua a 4 anni e 10 mesi e 3.000 euro; Antonio Bevilacqua a 1 anno e 10 mesi e 6.000 euro; Armidio Bevilacqua a 2 anni e 1.000 euro; Cosimo Bevilacqua a 2 anni e 6.000 euro; Fabio Bevilacqua a 1 anno e 4 mesi e 5.000 uero; Fiorella Bevilacqua a 2 anni e 3 mesi e 5.000 euro; Gianluca Bevilacqua a 1 anno 10 mesi e 6.000 euro; Mirella Bevilacqua a 1 anno e 4 mesi e 4.000 euro; Gino De Zerbi a 5 anni e 4 mesi; Antonio Passalacqua a 1 anno e 10 mesi e 6.000 euro; Fiorina Passalacqua a 2 anni e 6.600 euro; Francesca Passalacqua a 1 anno e 10 mesi e 6.000 euro; Giovannnina Passalacqua a 2 anni e 6.600 euro; Luciana Passalacqua a 1 anno e 4.000 euro; Maurizio Passalacqua a 1 anno e 10 mesi e 6.000 euro; Nuccio Passalacqua a 1 anno e 10 mesi e 6.000 euro; Paola Passalacqua a 1 anno e 6 mesi e 5.000 euro; Romina Passalacqua (cl. 89) a 2 anni e 6 mesi e 5.600 euro; Silvio Passalacqua a 1 anno e 4.000 euro; Francesco Pizzata a 8 anni; Mirella Veneziano a 2 anni e 6.000 euro. L’operazione «Rinascita» scattò nel capoluogo calabrese all’alba del nove novembre 2010, per l’esecuzione di 73 provvedimenti cautelari disposti su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. Associazione armata finalizzata al traffico di droga l’accusa principale mossa a numerosi indagati dell’inchiesta, considerati dagli inquirenti membri di due gruppi criminali nomadi contrapposti: quello facente capo a Domenico Berlingieri, 50 anni, e quello guidato da Silvano Berlingieri, 39 anni, detto «Pacciani». Gli zingari, sempre secondo la tesi della pubblica accusa, avrebbero avuto la totale gestione del mercato della droga in tutti i quartieri a sud della città di Catanzaro, con importanti rapporti con esponenti della ‘ndrangheta del reggino e, soprattutto, con una inquietante disponibilità di armi micidiali, tra cui fucili, pistole e mitra Kalashnikov.
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